Domani “Il Giappone dei Globetrotter” con Puddinu

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Domani alle 17 prosegue il ciclo di conferenze che approfondiscono alcuni dei temi della mostra Giappone segreto, in corso fino al 5 giugno 2016, al Palazzo del Governatore di Parma.

Protagonista dell’incontro sarà Paolo Puddinu, docente all’Università di Sassari di Storia e Istituzioni dell’Asia, che parlerà de Il Giappone dei Globetrotter.

I Globetrotter erano viaggiatori occidentali sedotti dal richiamo dell’esotismo e attratti dal fascino di usi e costumi ignoti e ricalcavano la rete degli antichi assi viari giapponesi, adeguandosi ai suggerimenti delle guide di viaggio e alle autorizzazioni delle autorità locali. La loro sosta negli studi dei fotografi per acquistare immagini-souvenir, era parte integrante del viaggio.

La partecipazione all’evento è libera e prevede per tutti coloro che vorranno visitare la mostra, la possibilità di acquistare l’abbonamento “Giappone svelato” (€ 15,00 in biglietteria) che garantirà l’ingresso gratuito in tutti i giorni in cui è previsto un incontro o una manifestazione.

Giappone segreto presenta 140 fotografie originali, autentici capolavori e vertice della fotografia nipponica, sviluppatasi tra il 1860 e il 1910. In questo periodo, infatti, il Giappone fu testimone di un insolito connubio tra la tecnica fotografica occidentale e la maestria dei pittori locali, eredi di un’antica e raffinata tradizione, capaci di applicare perfettamente il colore anche su minuscole superfici.

I risultati artistici furono di sorprendente bellezza e i soggetti rappresentati così verosimili da non riuscire a distinguerli dalle moderne immagini stampate a colori. La produzione di tali opere rispondeva alle esigenze dei viaggiatori occidentali – i cosiddetti globetrotter – di portare con sé il ricordo di un Paese straordinario, che la modernizzazione forzata del periodo Meiji (1869-1910) stava rapidamente trasformando in una nazione industriale.

La rassegna, curata da Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano, e Marco Fagioli, col patrocinio del Comune di Parma, è prodotta da GAmm Giunti, in collaborazione con il Museo delle Culture di Lugano e la Fondazione Ada Ceschin e Rosanna Pilone di Zurigo che ha voluto depositare a tempo indeterminato il suo patrimonio di opere d’arte giapponesi al Museo delle Culture di Lugano, affinché potesse essere messo a disposizione del mondo degli studi e dell’arte.

 

 

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