Atti osceni in treno e calci alla polizia: arrestato clandestino

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Nei giorni scorsi, due giovanissime studentesse residenti nella provincia bresciana che abitualmente raggiungono Parma in treno, si sono presentate presso gli Uffici della Polizia Ferroviaria di Parma per segnalare la ripetuta presenza, a bordo dei convogli in partenza per Brescia, di un uomo che in presenza di giovani di sesso femminile, masturbandosi, si era reso responsabile di atti osceni.

Sono stati quindi organizzati servizi finalizzati all’individuazione del soggetto in particolare dopo la ricezione di una segnalazione telefonica da parte di un capotreno in servizio a bordo di un treno regionale diretto a Brescia che riferiva di due giovani viaggiatrici prese di mira dall’uomo.

Gli agenti sono andati sul posto ma l’esibizionista, nel frattempo, si era allontanato. E’ così iniziata un’ispezione tra i convogli in sosta e, al binario per Bologna, è stata sorpresa una persona corrispondente alle descrizioni fornite dalle vittime.

E’ stato invitato ad andare negli uffici Polfer e, inizialmente, lui ha accettato salvo che, una volta raggiunta la scaletta di discesa dal convoglio, ha colpito con un calcio un agente per poi fuggire utilizzando il sottopassaggio dell’ex temporary station.

Una volta raggiunto il piazzale delle fermate degli autobus extraurbani ha poi raggiunto viale Europa da dove, dopo essersi arrampicato sull’argine del torrente Parma, è fuggito in direzione Moletolo. E gli agenti dietro.

Il fuggitivo  è stato alla fine rintracciato e bloccato in via Reggio, all’interno del cortile del poligono.

Accompagnato in Ufficio, i poliziotti hanno accertato che l’uomo, con a carico varie denunce di polizia per reati specifici, risultava rientrato clandestinamente in Italia dopo che nell’ottobre del 2014 era stato rimpatriato in Albania perché condannato a un anno di reclusione.

Lo straniero, trentanovenne, nato in Albania ed in Italia senza fissa dimora, è stato quindi arrestato per il reingresso illegale in territorio nazionale e lesioni finalizzate a resistenza a pubblico ufficiale.

 

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