Flavio Tosi aderisce a “Parma io ci sto!”

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E’ di questi giorni la polemica tra l’ex sindaco di Parma Pietro Vignali e l’attuale primo cittadino Federico Pizzarotti in merito alla sicurezza. Ad aprile 2008, alla presenza di molti amministratori di grandi città italiane, venne firmata la “Carta di Parma”, che ampliava i poteri dei sindaci proprio in materia di sicurezza urbana. Da allora è passato tanto tempo e la città purtroppo è cambiata in peggio, basti pensare agli ultimi dati ISTAT che danno i furti in aumento del 6%  e i borseggi del 5,2. Siamo di fronte a un bollettino di guerra quotidiano. Qualcuno potrebbe dire che quasi tutta Italia si trova in queste condizioni, ma non è così:  il Comune  di Verona ad esempio, affronta diversamente le problematiche legate alla sicurezza. Merito della capacità di amministrare. Il sindaco Flavio Tosi governa la città di Verona utilizzando gli stessi  poteri straordinari che la “Carta di Parma” ha conferito ai sindaci, basti ricordare i recenti provvedimenti che gli hanno permesso di emanare ordinanze quali la regolamentazione dell’orario di apertura delle sale Slot  portandolo a  sole otto ore giornaliere, oppure la più recente ordinanza contro l’ accattonaggio, con multe salate per chi fa l’elemosina,  visto che la stragrande maggioranza di chi chiede la carità viene sfruttata da gruppi criminali.

E’ per questo e per altri motivi che sarebbe utile reintrodurre una Nuova Carta di Parma sulla sicurezza, magari da integrare al già eccellente progetto di “Parma, io ci sto!” il manifesto di quattro capitoli (agroalimentare, formazione e innovazione, musica e cultura, turismo e tempo libero) presentato dagli imprenditori parmensi volto al rilancio del territorio provinciale sotto il profilo economico, grazie alla sinergia tra Imprenditoria e Politica.

A questo proposito, proprio il sindaco di Verona Flavio Tosi si è espresso, aderendo seppur “virtualmente” a questo progetto (come già fatto in passato con la “Carta di Parma”) e con la volontà di rinnovare un dialogo con la città di Parma, augurando che questo progetto si concretizzi quanto prima, realizzando gli importanti e nobili traguardi indicati nel manifesto programmatico. Non solo, auspicando che il progetto possa diventare un modello da estendere a tutto il Paese, creando le condizioni per un rilancio economico dell’Italia, che porti con se nuovi posti di lavoro e, di conseguenza, un rilancio dei consumi e una crescita che riporti l’economia ai livelli pre-crisi, garantendo un miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini.

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