Ha chiesto il “pizzo” a una collega prostituta per pagare fantomatiche spese legali del fidanzato. Dalle minacce all’aggressione il passaggio è stato breve, così la lucciola, e alt sono state denunciate e arrestate per tentata estorsione in concorso.
E’ tornata dalle vacanze in Romania il 26 marzo, una prostituta classe ’95, ma quando si è recata, insieme a una collega, sul proprio angolo di marciapiede in Via Emilia è stata accolta da una connazionale coetanea con una richiesta: 500 euro per “l’affitto” di quell’angolo di suolo pubblico.
La donna si è rifiutata, e le minacce, sempre più pressanti, si sono tramutate in aggressione: la sera del 29 marzo, quattro prostitute l’hanno assalita prendendola per il collo. Lei si è rifugiata nella sala slot Macao, poco distante, e ha chiamato le forze dell’ordine.
Ai Carabinieri, al loro arrivo, la 21enne, poi accompagnata al pronto soccorso con lesioni giudicate guaribili in 5 giorni, ha denunciato la tentata estorsione: le quattro romene, tutte prostitute, incensurate, di età compresa tra i 21 e i 24 anni, sono state arrestate con l’accusa di tentata estorsione in concorso e tradotte nel carcere femminile di Modena.
Ma come, le strade del sesso a pagamento non sono piene di sfruttatori/schiavizzatori delle relative prostitute? Hanno dovuto fare tutto da sole le donne in questione ed addirittura chiamare le Forze dell’Ordine?
Altro che schiavitù del sesso diffusa sulle vie italiane, come qualcuno sta cercando ancora di far credere!