Attentati di Bruxelles, Rainieri: “L’esercito torni in strada”

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“Non c’è nulla su cui scherzare. E’ il momento che anche Alfano si dia una mossa e la smetta di vivere in un mondo fantastico che nulla ha a che vedere con quello reale che tocchiamo con mano tutti i giorni. Bisogna mettere in campo l’esercito e, possibilmente, farlo prima che sia troppo tardi”.

Fabio Rainieri, vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna interviene così, a poche ore dall’attacco terroristico che ha colpito Bruxelles e che, a quanto si apprende dalle prime notizie di stampa, avrebbe causato almeno tredici morti e trenta feriti all’aeroporto internazionale di Zaventem, lo scalo principale della capitale belga, mentre a seguito delle esplosioni nelle stazioni della metropolitana a Maalbeek e Schumann, a due passi dalla sede Ue, il bilancio provvisorio sarebbe di altri 30 morti.

“Non possiamo aspettare che terroristi dell’Isis vengano a farsi saltare nelle nostre piazze, nelle stazioni o negli aeroporti del Paese. E non possiamo nemmeno lasciare che la nostra gente viva nel terrore e con la paura di uscire di casa perché non si sa mai che cosa potrebbe accadere. Al contrario – attacca Rainieri – bisogna rispondere con il pugno duro e con la forza a questi vergognosi attacchi”.

“Per questo – spiega Rainieri – invito tutti i consiglieri regionali dell’Emilia Romagna a fare quadrato attorno alla risoluzione che ho depositato e che verrà discussa in queste ore, affinché la Giunta sensibilizzi il Governo ad avviare una nuova missione di militari regolari a presidio del territorio nazionale e specificamente nelle zone della città più sensibili per il rischio attentati e a più alta densità di delinquenza comune”.

“Oltre a fermare l’assurda e pericolosa politica delle porte sempre aperte – tuona Rainieri – va alzato il livello di guardia contro il terrorismo islamico anche nel territorio italiano soprattutto all’interno delle città, dove si trovano i luoghi più sensibili. A tal proposito ricordo i buoni risultati in termini di aumento dei controlli che ebbero nel passato anche recente proprio le missioni in cui militari regolari dell’esercito affiancavano all’interno dei centri urbani le forze dell’ordine.

Non dimentichiamoci poi che, secondo le prime indiscrezioni delle autorità giudiziarie belghe, gli attentatori sarebbero rientrati in Europa nascondendosi proprio tra i profughi”.

“Tutelare la nostra gente è un dovere delle istituzioni. E la sicurezza è un diritto e non un optional che deve essere comprato a parte. Alfano – conclude Rainieri – se lo ricordi e si dia finalmente una mossa. Non è necessario aspettare la strage per correre ai ripari”.

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