Villa Matilde, le prime parole degli imputati. Solo uno sceglie il silenzio – FOTO

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Si è tenuto oggi pomeriggio, davanti al gup Paola Artusi, l’interrogatorio di garanzia dei sette imputati per le violenze nella casa di riposo Villa Matilde di Bazzano. (LEGGI). Finiti agli arresti venerdì scorso, sono tutti accusati di concorso in maltrattamenti aggravati e continuati nei confronti degli anziani ospiti.

Le prime ad entrare in aula sono state Malika El Wahab, 57enne marocchina residente a Traversetolo difesa dall’Avvocato Paolo Mingori, che si è avvalsa della facoltà di non rispondere e il legale ha fatto sapere che l’imputata chiederà il patteggiamento, e Hafida El Fathaoui, 36 anni, marocchina residente a Neviano, difesa dall’avvocato Albanese. La donna ha risposte alle domande del giudice.

Poi è stato il turno di Silvia Guazzetti e Anna Maria Selva, difese dall’avvocato reggiano Noris Domenico Bucchi: le due hanno reso dichiarazioni spontanee. La Selva avrebbe tra l’altro schiaffeggiato tre volte un anziano colpevole solo di essere entrato nel box degli operatori.

E’ stata poi la volta di Agnese Palladini, 33enne residente a Lesignano, che ha “chiarito la propria posizione” – come ha fatto sapere il legale. Ha risposto alle domande, “la sua è una posizione minore” dice ancora l’avvocato che chiederà la revoca della misura cautelare.

Anche Angelo La Macchia, 28enne, siciliano residente a Quattro Castella ha dato la propria versione dei fatti: “Gli errori ci sono stati ed è innegabile” – hanno commentato i legali Mancaniello e Settesoldi – “ma ascoltare audio o vedere video è diverso da vivere quotidianamente”.

Ultimo imputato ascoltato è stato Pietro Di Nuzzo, 30 anni, origini campane ma residente a Canossa che ha reso dichiarazioni spontanee “evidenziando anche le criticità della struttura”  ha detto il suo avvocato Filippo Addino. Deve rispondere di aver alzato più volte le mani sugli anziani ospiti della struttura.

 

 

 

 

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