Anni di violenze sulla moglie, condannato a due anni di carcere

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Era stato arrestato lo scorso novembre, dopo anni di violenze perpetrate sulla moglie, anche davanti ai tre figli piccoli. La donna non era mai stata risparmiata, nemmeno in avanzato stato di gravidanza. Mercoledì l’uomo, un 32 enne congolese, ha patteggiato col gup Conti, due anni di reclusione.

I FATTI –  A seguito di una richiesta pervenuta al 112 da una donna, una pattuglia del Nucleo Radiomobile è intervenuta in una abitazione per quella che inizialmente sembrava un lite tra coniugi (LEGGI L’ARTICOLO INTEGRALE del 10 NOVEMBRE).

Giunti sul luogo della segnalazione i militari hanno parlato con la donna che li aveva chiamati, scoprendo che aveva richiesto la presenza dei militari poiché una sua conoscente le aveva riferito di essere stata vittima di un’aggressione da parte del marito.

Appena entrati nell’appartamento della coppia la pattuglia ha subito notato alcuni vistosi danni alla porta del bagno scoprendo poi che l’uomo, cittadino congolese di 32 anni, aveva precedentemente aggredito la consorte con un tubo in acciaio.

La vittima è stata quindi trasportata da un’ambulanza al pronto soccorso con varie lesioni e fratture alle falangi di entrambe le mani.

La stessa ha confermato ai militari di essere stata vittima di altri maltrattamenti da parte del marito dopo il matrimonio, avvenuto nel 2012, per i quali aveva già sporto denuncia nel novembre 2014.

Non contento, lunedì sera il marito, al culmine dell’ennesima lite, ha afferrato un tubo di acciaio nel bagno colpendola ripetutamente nonostante la presenza in casa dei figli minori ma la donna, approfittando di un momentaneo allontanamento del marito, ha chiamato l’amica che poi è riuscita ad allertare i Carabinieri.

I miliari preso atto di quanto accaduto hanno accompagnato l’uomo, presente nell’abitazione al momento del loro arrivo, presso gli uffici di strada delle Fonderie dove hanno accertato che nel novembre 2014 era stato effettivamente denunciato all’A.G. per maltrattamenti in famiglia e l’hanno arrestato.

 

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