Scuola Racagni, azienda Corradi di Fidenza: i ladri bussano di nuovo

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Ennesimi episodi di furti ripetuti, continui. Episodi che attestano come Parma sia una città senza speranza e senza via d’uscita, nella morsa sempre più pressante di ladri più o meno disperati.

L’ennesimo, pessimo, episodio, alla scuola Racagni, ospitata nelle classi della Cocconi in attesa del termine dei lavori nei nuovi edifici scolastici. Nella classe elementare terza B, è scomparso un videoproiettore luminoso.

In verità, uno dei più vecchi, più facile probabilmente da smontare, per diventare pezzi di rivendita per qualche ricettatore. Uno dei più vecchi, si, ma importante per i piccoli alunni, tra cui un ragazzo fortemente disabile, che ora per le lezioni di storia, geografia e le esercitazioni di lingua e matematica, fare a meno dell’interattività.

Raid di furti nelle scuole – Perché si, hanno appreso una lezione ben più brutta: che esistono persone cattive e senza scrupoli, e che ormai le scuole sono nel forcing dei ladri. Ultime, solo in ordine sparso negli ultimi mesi, la scuola Albertelli, la Zanguidi, la Ferrari, la Giuseppe Verdi di Collecchio, la Micheli e la Don Milani. E che uno di questi uomini senza scrupoli, probabilmente, si è introdotta nella scuola sabato pomeriggio, con l’edificio aperto per consentire l’accesso alle classi delle medie e ha infilato l’apparecchio in uno zaino.

Facendo finta di niente, anche con la propria coscienza.

Ladri

Se la Racagni è l’ennesima scuola vittima di furti e danneggiamenti vari, non meglio sta andando alla Corradi Ferramenta di Fidenza, a Rimale.

Tre furti in due settimane –  Sono esasperati, i titolari della ferramenta Corradi di Fidenza. Un paio di settimane fa i ladri si sono infilati nello stabile, che ospita al piano terra articoli idrotermo sanitari, arredi bagno, cucine e stufe, e a quello superiore, la casa dei proprietari stessi. Facendo attenzione a non far suonare gli allarmi, hanno scassinato una porta, ripulito la cassa: duemila euro in contanti volatilizzati. Senza che nessuno si accorgesse di nulla.

Ma era solo un assaggio, perché sono tornati, un paio di sere fa. Accompagnati dai rumori di tuoni e fulmini e dallo scrosciare dell’acqua che ha mascherato i loro spostamenti, si sono portati via stufe a pellet e trapani per 30mila euro.

Non contenti, sono tornati sabato notte. Questa volta l’allarme ha gracchiato e li ha messi in fuga. Ma restano esasperazione, paura, senso di impotenza.

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