Viale dei Mille: due pusher in arresto, clienti identificati

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Nel pomeriggio di mercoledì la Polizia Municipale di Parma ha eseguito un intervento in viale dei Mille finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti. Gli agenti sono giunti all’individuazione di alcuni uomini di nazionalità tunisina che, in evidente spregio alle leggi e senza la minima discrezione, esercitavano l’attività di spaccio in piena vista dei passanti. A questo punto, gli uomini di strada del Taglio sono intervenuti in forze: hanno fermato tre tunisini regolarmente soggiornanti sul territorio italiano e domiciliati in Parma, traendone due in arresto ( B.R. classe 1984, G.A. 1992 ) per concorso nell’attività di spaccio di stupefacenti.

All’esito delle perquisizioni venivano sequestrati oltre un etto di haschisch, contanti e strumenti per il confezionamento delle dosi. Da accertamenti successivi è emerso che gli arrestati vantavano un “curriculum professionale” non indifferente.

Identificati anche gli incauti acquirenti, parmigiani, che, altrettanto imprudentemente, prenotavano la droga e ne attendevano la cessione in piena vista. Il terzo fermato, privo di documenti al seguito e non coinvolto nell’attività dei connazionali, veniva rilasciato al termine degli accertamenti.

Il comandante Noè fa sapere che: “L’intervento rientra nell’ambito dell’attività contro il degrado, che viene svolta quotidianamente dagli agenti della municipale nelle zone sensibili della città. In questo caso gli operatori impegnati nell’operazione hanno messo in campo un elevato livello di professionalità, riuscendo a cogliere gli spacciatori in flagranza di reato in una delle zone, ai margini dell’Oltretorrente, dove, da qualche tempo a questa parte, il traffico di stupefacenti è diventato un fenomeno da combattere”.

Soddisfatto anche l’assessore alla Sicurezza Cristiano Casa: “Un’operazione importante della Polizia Municipale che si unisce all’attività svolta quotidianamente dalle forze dell’ordine. Le azioni dei vigili urbani e delle altre forze dell’ordine sul territorio sono una essenziale risposta e un forte deterrente contro la microcriminalità. Ma ora ci aspettiamo di più da parte del Governo: leggi più efficaci, pene certe e maggiori investimenti sulla sicurezza. Una volta arrestati non possono essere rimessi in libertà a distanza di pochi giorni: le città fanno il loro, ci auguriamo che lo Stato faccia altrettanto”.

 

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