Liceo musicale Bertolucci, quale futuro dopo la “Buona Scuola”?

0

“Ora che i decreti attuativi della Buona scuola sono diventati esecutivi, tutti i nodi vengono al pettine e il Liceo musicale di Parma non fa eccezione, anzi”.

La senatrice Maria Mussini, vicepresidente del Gruppo Misto, interviene a margine dell’assemblea organizzata dal Liceo musicale Attilio Bertolucci di Parma, un incontro cui ha partecipato insieme ai parlamentari Maestri e Romanini davanti a un pubblico di docenti, genitori e studenti.

Prima firmataria della LIP, la Legge di Iniziativa Popolare per una buona scuola per la Repubblica, Mussini ha fortemente avversato in senato la riforma voluta da Renzi evidenziandone le numerose lacune di cui ora le scuole stanno facendo le spese, a partire dai licei coreutici e musicali varati a suo tempo dal Ministro Gelmini: “Ora questi istituti si trovano improvvisamente orfani dei docenti di strumento che hanno insegnato in questi anni senza potere conseguire un’abilitazione che non era stata prevista e per i quali la riforma di Renzi non ha riconosciuto alcuna soluzione specifica. Insegnanti con esperienza orchestrale e dunque una professionalità lavorativa preziosa si vedono ora rimpiazzati da docenti di educazione musicale della scuola media, lasciando alunni e famiglie nello sconcerto”.

Un paradosso, evidenzia la senatrice, che deriva dal decreto delegato delle classi di concorso: “A dispetto di quanto dichiarato nei principi programmatici della Buona scuola, l’accorpamento delle classi di concorso ha annullato le specificità dei singoli insegnamenti mettendo insieme docenti con vaghe affinità. L’obiettivo del governo? Garantirsi il maggiore margine di manovra possibile per spostare i docenti, nuocendo gravemente alla continuità didattica, una delle cose che sta più a cuore alle famiglie”.

Una mobilità che il Governo, chiosa Mussini, si è garantito anche con la fase C dell’organico del potenziamento: “Questa fase si è rivelata un totale fallimento: non si tiene conto delle necessità singole scuole, gli insegnanti vengono usati come tappabuchi, al punto che un docente di matematica può essere sostituito con un altro di religione, alla faccia della qualità dell’insegnamento tanto sbandierata da Renzi e Giannini”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here