Dieci milioni di euro agli immigrati? Rainieri: “Prima i parmigiani”

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“Parma ha già dato. Di più non possiamo fare. Lo abbiamo detto, ridetto e ricordato: quello dell’immigrazione e della fuga da guerre e persecuzioni è un tema che deve essere affrontato e risolto in sede europea. Non possiamo pensare di risolvere noi il problema. E non per cattiveria, ma perché non siamo assolutamente in grado di farlo”.

Fabio Rainieri, vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna replica così alla nuova gara bandita dalla Prefettura di Parma per cercare nuovi posti letto in cui collocare i molti profughi portati nel nostro territorio.

“Dare una casa a chi scappa dalle guerre è un conto – spiega Rainieri – ospitare a nostre spese tutti quelli che pensano di venire qui per fare i propri comodi e magari anche delinquere, un’altra. Il problema? I controlli. Purtroppo, a causa dell’orecchio da mercante dell’Ue che continua a lasciarci soli, non riusciamo a distinguere a monte chi è un vero profugo e chi, invece, un immigrato clandestino. Il risultato? Porte aperte per tutti, aumento della delinquenza e, quel che è davvero paradossale, tutto a nostre spese”.

“Ci sono giovani che non riescono a sposarsi perché non hanno i soldi per mettere su famiglia, anziani che non arrivano alla fine del mese, famiglie in difficoltà perché la crisi ha tolto posti di lavoro e noi che facciamo? Spendiamo 10 milioni di euro per accogliere tutti quelli che vengono a bussare alla nostra porta? E alla nostra gente quando pensiamo? I nostri anziani, i disoccupati e i giovani devono mettersi pazientemente in fila e andare a bussare alla porta del Prefetto per essere ascoltati? O forse dobbiamo andare prima in Albania e poi fare ritorno in gommone puntando a un approdo sulla costa romagnola?”.

“Prefetto, a quando un bando a sostegno dei parmigiani in difficoltà? Perché invece di continuare a pensare agli immigrati non fa qualcosa in difesa del nostro territorio”?

“L’accoglienza è una cosa – conclude Rainieri -. La presa in giro un’altra. E noi siamo stanchi di essere presi in giro. Prima di pensare agli altri il ministro Alfano e il Prefetto comincino a pensare alla nostra gente. Poi, risolti i nostri problemi, iniziamo a pensare anche a quelli degli altri”.

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