Oltretorrente, i residenti chiedono più controlli

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Grandissima partecipazione di pubblico, quasi centro persone tra le quali rappresentanti di istituzioni e associazioni, oggi all’incontro sulla sicurezza promosso da Parma Unita alla Corale Verdi.

Un incontro dedicato in primo luogo all’ascolto dei residenti del quartiere Oltretorrente con l’obiettivo di mettere a fuoco i problemi e proporre soluzioni concrete per una città che ogni giorno di più rischia di smarrire il senso di un modello di socialità che fino a pochi anni fa era il fiore all’occhiello della nostra comunità.

Ad aprire l’incontro due interventi qualificati: quello di Luigi Notari dirigente in pensione della Polizia di Stato e uno dei fautori della legge di riforma della Polizia del 1981, al quale si è affiancato Massimo Bax, già vice questore, sempre della Polizia di Stato.

Ai due il compito di offrire una panoramica delle problematiche della sicurezza viste dall’interno delle forze impegnate ogni giorno nella lotta alla criminalità, un quadro a tratti preoccupante, dove alle carenze ormai strutturali di uomini e mezzi si intrecciano difficoltà di rapporto tra la politica e gli apparati. Il risultato è quello di un servizio erogato in modo sempre meno efficace e sempre meno vicino alle problematiche reali dei cittadini.

E proprio dai cittadini sono arrivate le richieste di aiuto più precise e circostanziate: lotta allo spaccio, lotta agli affitti in nero, attività di controllo e presidio delle strade che sia reale e continuativa.

In questo senso dalle parole degli intervenuti appare evidente che il cosiddetto vigile di quartiere, che pure è stato recentemente reintrodotto dall’Amministrazione comunale, si è per ora rivelato un fallimento.

“Da questa giornata – ha spiegato Roberto Ghiretti nel suo intervento – dobbiamo uscire con la consapevolezza che il tema della sicurezza richiede una capacità di elaborazione che voli alto ma con i piedi per terra. Questo è il nostro principale obiettivo, definire dieci, quindici punti che rappresentino un punto di partenza concreto per restituire alla nostra città quel senso di comunità senza il quale siamo destinati ad andare sempre peggio.

Noi abbiamo bisogno di un’amministrazione che si faccia promotrice di un reale coordinamento tra le forze dell’ordine e la Polizia Municipale con l’obiettivo di tornare ad essere fisicamente lungo le strade, nei quartieri, tra la gente. Contestualmente dobbiamo far sì che le nostre associazioni, i nostri commercianti siano parte di un sistema di allerta sociale che consenta un efficace controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine. Da qui possiamo e dobbiamo ripartire per migliorare le condizioni di vita nei nostri quartieri”.

A conclusione dell’incontro l’impegno di Parma Unita è stato quello di elaborare in tempi brevissimi un documento programmatico che, facendo sintesi del dibattito, sfoci in una serie di proposte operative da sottoporre alla città e alle istituzioni”.

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