Pedofilia, venti indagati, undici arresti. Ai domiciliari 59enne parmigiano

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Undici persone, tra cui un sacerdote, sono state arrestate tra Lombardia ed Emilia con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con ragazzi minorenni.

L’operazione dei Carabinieri di Brescia ha interessato, oltre alla provincia di Brescia, quelle di Bergamo, Milano, Monza e Brianza e Parma.

Oltre al sacerdote bergamasco e a un allenatore di squadra giovanili di calcio, nell’inchiesta affidata ai carabinieri della Compagnia di Brescia è indagato anche un agente di polizia locale, sempre per l’accusa di prostituzione minorile continuata, e Claudio Tonoli, 57enne già in carcere perché, affetto da HIV, chiedeva di consumare rapporti sessuali non protetti.

Sono stati sequestrati anche numerosi computer nel corso delle perquisizioni.

L’indagine, cominciata nell’agosto dell’anno scorso dai militari della Compagnia di Brescia e della Sezione di polizia giudiziaria ha consentito di identificare quattro ragazzi minorenni che avevano avuto rapporti sessuali a pagamento.

Secondo gli investigatori, sono stati numerosissimi gli episodi di rapporti consumati a bordo di autovetture in parcheggi di centri commerciali, in luoghi di intrattenimento e nelle abitazioni di alcuni degli indagati, in tutto venti.

Ai domiciliari anche un 59enne parmigiano: avrebbe ottenuto rapporti in cambio di ricariche telefoniche. Si tratta di S.M., originario di Tizzano, sugnatore di prosciutti in pensione.

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