Green Money 2: Jacobazzi rinviato a giudizio, ma incombe la prescrizione

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Finirà davanti a un collegio di tre giudici del Tribunale di Parma, l’ex comandante della polizia municipale di Parma, Giovanni Maria Jacobazzi.

Arrestato il 24 giugno 2011 nell’ambito dell’inchiesta Green Money 2, Jacobazzi è stato rinviato a giudizio martedì dal giudice per le udienze preliminari Paola Artusi, a quasi cinque anni dall’operazione Green Money 2 che portò alla luce presunti casi di corruzione al Comune di Parma.

Jacobazzi dovrà ripresentarsi in Tribunale l’11 maggio per rispondere di corruzione, abuso d’ufficio, tentata concussione, truffa allo Stato e peculato d’uso. Reati contestati per vicende risalenti al periodo che va dal 2008 al 2010, quindi in parte già prescritti e in parte in prescrizione già nel corso del prossimo anno: l’accusa sarà sostenuta dai pm Russo e Amara.

Tempi troppo stretti per celebrare tutti e tre i gradi di giudizio. Con ogni probabilità, quindi, il processo nel quale è stata ammessa anche la costituzione di parte civile del Comune di Parma per volontà del supercommissario Ciclosi, potrebbe finire nel nulla.

Jacobazzi, travolto dall’inchiesta che il 24 giugno 2011 lo ha portato agli arresti insieme ad altre undici persone, tra funzionari pubblici e imprenditori, ha sempre respinto le accuse mosse a suo carico. Dopo un primo periodo in carcere e poi ai domiciliari, era stato il gip Maria Cristina Sarli, il 15 novembre dello stesso anno, a revocare la misura cautelare a carico dell’ex comandante della polizia municipale.

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