Pizzarotti a Del Rio: “Caro Graziano, ricevi per me i No-Tibre”

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Che Pizzarotti venga dal Gcr, è cosa nota. E l’essere contrario all’inceneritore non può che deporre a suo favore, salvo poi non l’abbia lasciato accendere nonostante le promesse elettorali.

Ma che fosse anche amico degli ambientalisti a tal punto da raccomandare a Graziano Del Rio, Ministro delle Infrastrutture, i “No Ti-bre”, ci mancava.

Non è uno scherzo, ma la lettera inviata dal sindaco di Parma, forse dimentico o non preoccupato delle lotte, orami ultradecennali, che hanno accompagnato la realizzazione, fino ad oggi parziali, della bretella.

Per intenderci, raccomanda quelli che vogliono solo la ferrovia e non l’autostrada.

E’ una lettera dai toni confidenziali, quella del sindaco, che inizia con un “Caro Graziano”, ma istituzionale, poiché scritta sulla carta intestata del “sindaco di Parma”.

E rappresenta un siluro all’infrastruttura autostradale che da oltre quarant’anni attende di essere realizzata…

Lettera Pizzarotti a Del Rio

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  1. LETTERA DI PIZZAROTTI A DELRIO: RAINIERI (LEGA), PARMA NON MERITA DI ESSERE TRATTATA DA ZERBINO. RACCOLGA LE SUE COSE E SE NE VADA. IL BIGLIETTO DI SOLA ANDATA LO PAGO IO – “La prima reazione è di rabbia, sdegno, schifo. La seconda, quella più meditata, quella ragionata.. è la stessa. Le cose non cambiano di una sola virgola. Ora il vaso è davvero colmo. Ed è un vaso che era giunto al limite da tempo e che la città di Parma non riesce più a sopportare. La via di uscita? Una sola: le immediate dimissioni di Pizzarotti che ormai svestito l’abito da sindaco sta lavorando solo per i propri interessi cercando sponda nel Pd per un facile approdo a Roma. Il tutto, come sempre, purtroppo, sulla pelle della nostra gente e della nostra città”.

    Fabio Rainieri, vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna è un fiume in piena nel commentare la notizia riportata dalla Gazzetta di Parma che pubblica in prima pagina la lettera inviata dal sindaco al ministro Delrio perché il comitato No-Ti.Bre venga al più presto ricevuto a Roma per esporre i propri progetti alternativi e perché il ministero stesso apra al trasporto su rotaia invece che a quello su gomma.

    “Ma come si può fare una cosa del genere – attacca Rainieri -. Ma Pizzarotti chi si crede di essere? Il sindaco è il rappresentante della città, non un dittatore che fa quello che vuole. E nemmeno il portavoce, come ai grillini tanto piace essere chiamati, di una sola parte della città. Il sindaco rappresenta tutti. Per inciso – attacca Rainieri – anche chi non lo ha votato. Così facendo, invece, Pizzarotti rappresenta solo i suoi personalissimi interessi”.

    “E quel che è peggio – aggiunge – è che continua a farlo alle spalle della nostra città. Nei fatti Pizzarotti continua a fare perdere terreno a Parma cercando (e forse trovando) sostegno in quella parte del Pd (Delrio e Bonaccini) che considerano la nostra terra una succursale dell’Emilia Rossa. Non mi stupirebbe se il prossimo passo fosse l’incondizionato appoggio di Pizzarotti alla Modena-Lucca così da seppellire una volta per tutte la Ti.Bre.”.

    “Sono convinto che cose del genere non possono essere tollerate e per questo mi aspetto una presa di posizione fortissima da parte della Parma che guarda avanti, del mondo imprenditoriale e produttivo che aspetta proprio la Ti.Bre. per rilanciare il sistema Parma. Allo stesso modo confido che i partiti politici prendano le distanze da quel ‘caro Graziano’ con cui il sindaco inizia la sua missiva. E non si tratta – chiarisce – di forma o di rispetto istituzionale. Un sindaco e un ministro sono rappresentanti del Paese, non amici che si ritrovano alla bocciofila e decidono insieme la trasferta per andare a seguire la partita della squadra del cuore. Se Pizzarotti non lo vuole capire, ripeto, meglio che se ne vada”.

    “Aspettiamo ora al bivio Delrio – aggiunge Rainieri -, è evidente che se darà ascolto ai rappresentanti ‘No-Ti.Bre’ e accoglierà le loro proposte, l’inciucio Pizzarotti-Pd più che agli inizi è in fase avanzata. Caro sindaco – conclude Rainieri – Parma non merita di essere trattata da zerbino, faccia una cortesia a tutti, raccolga le sue cose e se ne vada. Se tanto le piace Roma sono lieto di pagarle il biglietto del treno di sola andata per raggiungerla,. Ma via da qui. Intanto aspetto l’ennesima smentita da parte di Pizzarotti, sempre pronto a dire tutto e il contrario di tutto, o l’appoggio del Pd, al momento partner ombra del pentastellato Capitan Pizza”.

  2. TOMMASO FIAZZA, SINDACO DI FONTEVIVO : “LA TIRRENO BRENNERO UN’INFRASTRUTTURA INDISPENSABILE PER LO SVILUPPO ECONOMICO DEL NOSTRO TERRITORIO. CHI SI OPPONE NON VUOLE BENE ALLA PROPRIA CITTA’” – “La Tirreno Brennero è e resta, secondo me, un’infrastruttura indispensabile per lo sviluppo economico e commerciale del nostro territorio, per questo il Comune di Fontevivo, che per primo si è dichiarato favorevole ad essa, continuerà a difenderne e appoggiarne la realizzazione”.

    Tommaso Fiazza, sindaco di Fontevivo eletto tra le fila della Lega Nord, è giovane, il più giovane in Italia, ma ha le idee ben chiare su quanto sia importante un’infrastruttura come la Ti-bre per il commercio e, in generale, il tessuto economico parmense.

    “Noi l’abbiamo sempre appoggiata – ricorda Fiazza – e come sindaco ritengo sia necessario comprendere l’importanza di infrastrutture all’avanguardia per facilitare lo scambio merci, e quindi incrementare il lavoro delle industrie del territorio in una fase economica così complessa per tutti”.

    Dunque il sindaco di Fontevivo resta perplesso davanti alla “raccomandazione” di Pizzarotti al Ministro delle Infrastrutture Del Rio affinchè esso riceva i “no Ti-Bre”: “Essendo un’infrastruttura importante, forse basilare, per l’implementazione e lo sviluppo del nostro tessuto socio economico, parlando da sindaco a sindaco, mi auguro ne comprenda il valore e riveda le proprie posizioni. Non è una questione politica o ambientale, ma solo di amore per la propria città: non si può negarle un’occasione per arricchire, anzichè impoverire ulteriormente, il nostro tessuto industriale”.

    E SULLE INFRASTRUTTURE, INTERVIENE ANCHE IL VICESINDACO MATTEO AGOLETTI
    PONTETARO, BARRIERE ACUSTICHE A15 OPERA FONDAMENTALE. IL VICESINDACO DI FONTEVIVO AGOLETTI: STIAMO LAVORANDO AFFINCHE’ L’OPERA VENGA REALIZZATA AL PIU’ PRESTO – “Nei giorni scorsi abbiamo scritto ad Anci Emilia Romagna, che su indicazione del Ministero dell’Ambiente raccoglieva dati relativamente agli interventi di mitigazione acustica sulla rete autostradale. Abbiamo segnalato l’urgente necessità di realizzare le barriere fonoassorbenti sul territorio del Comune di Fontevivo a Pontetaro. Si tratta di un intervento urgente e necessario e non più procrastinabile.”

    Matteo Agoletti, vicesindaco di Fontevivo con delega all’ambiente, interviene sulla necessità di installare le barriere fonoassorbenti nel tratto di A15 che costeggia l’abitato di Pontetaro.

    “Purtroppo la zona è vessata da molto traffico veicolare e il tratto autostradale che taglia in metà il paese, oltre alle indubbie ricadute sull’inquinamento atmosferico, produce molto rumore con il conseguente inquinamento acustico e i riconosciuti danni sulla salute. La realizzazione dell’intervento spetta ad Autocisa alla quale abbiamo chiesto un incontro urgente al fine di definire tempi chiari e celeri per la realizzazione delle barriere fonoassorbenti” – spiega Agoletti.

    “Anche se non si tratta di competenze dirette comunali – continua – riteniamo che sia doveroso da parte dell’amministrazione locale intervenire al fine di agevolare e sollecitare la realizzazione di quest’opera da sempre richiesta e riconosciuta come fondamentale dagli abitanti e mai realizzata.

    Siamo grati – riconosce il vicesindaco di Fontevivo – per l’interessamento alla vicenda anche al Ministero dell’Ambiente, col quale stiamo portando avanti un importante dialogo per il territorio di Fontevivo, e siamo fiduciosi che si possa arrivare al più presto ad una soluzione definitiva, coinvolgendo anche la Regione e gli altri enti preposti, che porti in tempi brevi alla realizzazione delle barriere acustiche”.

  3. Forza Italia: lettera di Pizzarotti a Del Rio discutibile e inopportuna – “In gran segreto, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti scrive al suo amico Graziano (cioè il ministro Del Rio) raccomandandogli di ricevere i comitati “No TiBre”. Una scelta quanto mai discutibile, dato che la TiBre è un’opera di fondamentale importanza per il nostro territorio”. Lo scrivono in una nota Paolo Buzzi, capogruppo di Forza Italia a Parma, e Francesca Gambarini, consigliere di Forza Italia in Unione Terre Verdiane. “Attualmente se da Parma e dalla vicina Liguria ci si vuole spostare verso il Veneto bisogna percorrere l’A1 fino a Modena per poi imboccare l’autostrada del Brennero. Oppure percorrere trafficatissime strade provinciali! Questo nei tempi in cui nel giro di un paio di giorni ci viene consegnata merce proveniente da oltreoceano. Una bretella di collegamento diretto fra Parma e il Brennero ridurrebbe sia i tempi di percorrenza, sia l’inquinamento liberando dal traffico i centri abitati. Basti pensare all’Asolana attraversata quotidianamente da centinaia di camion. Con la bistrattata TiBre, Parma diventerebbe un importantissimo centro logistico, lo snodo dei collegamenti fra la pianura padana, i porti della Liguria e della Toscana e il Veneto e da lì verso l’Europa centrale. Ci viene detto, invece, che la priorità sarà il TiBre ferroviario, anche noi lo riteniamo importante. Ma se è così importante perché negli anni la Regione non lo hai mai ritenuto una priorità fino ad oggi? Basti pensare che gran parte della ferrovia pontremolese è ancora a un solo binario… Per noi, queste sono due opere che devono andare avanti di pari passo per rendere Parma uno snodo commerciale, logistico e anche turistico di livello europeo. Tornando alla lettera del sindaco Pizzarotti, ci sono altri due aspetti da sottolineare: perché il sindaco non si è mai espresso pubblicamente sul tema, evitando di presentarsi agli incontri istituzionali? E come mai tutta questa confidenza con il ministro Delrio, importante esponente del Pd? Forse a forza di frequentare le iniziative del Partito democratico, sarà nata una certa confidenza… Forse una confidenza coltivata attraverso Iren per tramite di Bagnacani e Rossi? Chissà! Noi comunque pensiamo male perche questo dopo lo stop dato dal Pd regionale è un ulteriore danno per il nostro territorio. Fermata Mediopadana docet”.

  4. Lesa Tibre
    Quando sfileremo per i tanti no e i tanti sì?

    Oggi la GazzIndustria strilla e strepita per “manovre” del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, contro il progetto Tibre.
    Quale sarà mai l’oscuro disegno complottista?
    Quali azioni dinamitarde sta tramando piazza Garibaldi?
    L’orribile segreto di Pulcinella (siamo in pieno carnevale) è una lettera a Del Rio per invitarlo ad ascoltare le associazioni NoTibre. Orrore.
    Le parole più esplosive? “Caro Graziano”.
    Una lettera che diventa prima notizia di un giornale, seppure provinciale come la Gazza, fa pensare.
    Si aggirano fantasmi sotto il ponte Caprazucca.
    Il cemento che sembra a un passo dal riempire la vogliosa scodella non va messo in dubbio da chicchessia. Guai a chi fiata.
    Io mi domando.
    Ma quel popolo democratico che pensa davvero, che non vuole gli inceneritori perché preferisce la salute, che non vuole inutili bretelle perché preferisce verdi fertili distese, che vuole i pesticidi fuori dai campi e dalla vita.
    Quel popolo lì insomma: quando deciderà di fare massa critica?
    Quando sfileremo in migliaia per il/i centro città a dire i tanti no e anche i tanti sì?
    Desiderosi di futuro?
    Desiderosi di una rappresentanza, di uno straccio di buonsenso, di un piccolo spazio dentro il quale discutere, parlarsi, condividere.

    Aldo Caffagnini

  5. ECCO CHE IL PD SI SCHIERA CON PIZZAROTTI, DANDOCI UN ANTICIPO DI CAMPAGNA ELETTORALE:

    Ti-Bre: la priorità è la ferrovia
    Evitiamo di sacrificare il territorio per un’autostrada che rischia di rimanere incompiuta

    Sulla vicenda Tirreno Brennero stiamo assistendo ad una campagna a tamburo battente in favore dell’autostrada che trova come unico contraltare i sindaci dei Comuni attraversati e il comitato contrario all’opera (ma favorevole alla Ti-Bre ferroviaria) formato da decine di associazioni di Parma, Cremona e Mantova.
    La lettera di accompagnamento del Sindaco Pizzarotti alla loro richiesta di incontro con il Ministro Delrio ha suscitato vive reazioni tra i promotori dell’opera. Ma se Pizzarotti ha una responsabilità in questa vicenda è quella di avere tenuto una posizione ondivaga e incerta disertando l’Assemblea dei sindaci che nell’ottobre scorso avrebbe potuto confermare la scelta della Regione di dare priorità al raddoppio della ferrovia Parma-La Spezia. La sua assenza fece decadere l’assemblea e lasciò passare incontrastata la linea di chi voleva a tutti i costi l’autostrada, portando la Regione a fare parziale retromarcia.
    Detto questo la mia posizione resta quella già espressa nell’ordine del giorno promosso dal gruppo consiliare PD e poi votato dal Consiglio comunale di Parma nel 2014. Le priorità trasportistiche per la UE e per il governo sono le ferrovie e la mobilità urbana, non le autostrade. Pensando anche allo stato di inquinamento della pianura padana, dobbiamo spostare il traffico dalla gomma al ferro come stanno facendo la Svizzera e l’Austria, paesi da cui devono passare le nostre merci per il nord-Europa. E dobbiamo anche tutelare il nostro territorio, se vogliamo continuare a chiamarlo Food Valley.
    Per queste ragioni, fintanto che il progetto esecutivo del primo lotto autostradale non viene approvato, le istituzioni locali, a cominciare dal Comune di Parma, devono cercare una soluzione con il Governo e con l’appaltatore dell’opera affinché le risorse già stanziate, pagate con i nostri pedaggi, possano essere dirottate a completare il raddoppio della ferrovia Parma – La Spezia, sull’esempio di quanto fatto dall’Autobrennero per il tunnel di valico ferroviario.

    Anche perché c’è il rischio molto concreto che l’autostrada sfoci a Trecasali, invece che al Brennero, visto che il secondo lotto che dovrebbe congiungersi con l’A22 a Nogarole Rocca non è finanziato e non è nemmeno tra le priorità di Regione e Governo. Se questo dovesse mai accadere qualcuno dovrà poi andare a spiegare ai cittadini perché si è sacrificato un territorio e centinaia di milioni di euro per un’opera incompiuta e superata.

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