Finto tecnico Enel vuole esaminare i gioielli: salvata dal vicino di casa

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Il quattro febbraio un uomo, italiano, ben vestito, spacciandosi per un tecnico dell’ENEL, si è presentato presso l’abitazione di una signora cercando insistentemente di convincere la donna a farlo entrare in casa per dei controlli.
L’attenzione della potenziale vittima ha tuttavia permesso di evitarle una delle classiche truffe posta in essere dai malintenzionati.
Quando il finto tecnico ha iniziato ad interessarsi dei gioielli della signora chiedendole di poggiarli sul letto (per inesistenti motivi tecnici) la donna non solo non ha aderito alla richiesta ma si è rivolta immediatamente ad un vicino di casa per chiedere aiuto.
Il finto tecnico si è allora allentato velocemente desistendo dal suo proposito.
Sul posto è stata inviata una pattuglia del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri che rammentano come  non bisogna far accedere alla propria abitazione persone sconosciute e che gli Enti pubblici, società di gestione di luce , acqua e gas, nonché le forze di Polizia non inviano propri incaricati “porta a porta” per la riscossione di pagamenti o analisi di gioielli.
In ogni caso, anche per semplice dubbio, è sempre opportuno contattare il numero di pronto intervento “112” o le società/Enti in questione.  È inoltre buona norma utilizzare le proprie utenze telefoniche, essendo sicuri del corretto funzionamento della linea, per contattare le Forze dell’Ordine senza mai usare il numero o un telefono fornito dai chiamanti (potrebbe rispondere un complice).
In nessun caso bisogna consegnare, per alcuna ragione, soldi o preziosi a sconosciuti poiché i pagamenti possono essere effettuati con bollettini postali o bancari (che forniscono anche un sicuro riscontro del pagamento effettuato).
Una tempestiva telefonata ai Carabinieri consente di scoraggiare i malintenzionati e velocizzare l’intervento dei militari nella zona per il loro rintraccio.

 

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