Parma non è una “città gentile”: rimosso per la seconda volta il “Wall of Kindness”

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A Parma non c’è tempo e spazio per la gentilezza. Nella città impestata da spaccio e microcriminalità i vigili si sono preoccupati di rimuoverlo, prima in Oltretorrente, poi in Borgo delle Colonne. Fossero così bravi anche a garantire la sicurezza…

“Se non hai bisogno, lascialo. Se ti serve, prendilo”. E così in inglese, tedesco, francese, arabo. Il “Muro della Gentilezza”, più noto nel mondo come “Wall of Kindness”, nato in Iran e diventato subito virale, è tornato per la seconda a Parma nel giro di due settimane.

Il primo, era stato messo in Oltretorrente il quartiere più multietnico che ci sia a Parma: un filo appeso al muro dove anonimi attaccano ciò che vogliono: abiti, panni, pacchi di pasta, cibo in scatola.

Un pensiero anonimo per chi ha bisogno: un innocuo aiuto, non sicuramente un invito a delinquere o vagabondare, un gesto di buon cuore non necessariamente di qualche colore politico.

Ma per gli agenti della polizia municipale, violava “il regolamento di polizia urbana”.

E loro, così ligi nell’imporre l’applicazione della legge a quei pusher che poco lontano impestano il Parco Ducale o alle bande di “extra” che trasformano via Imbriani e limitrofe, a turno, in vespasiani a cielo aperto, ring tra bande o luoghi in cui esercitare il pubblico disturbo, lo hanno rimosso.

Sputando virtualmente su un gesto pietoso.

muri_gentilezza

Così il muro della Gentilezza è tornato. Questa volta in Borgo delle Colonne, pieno centro, altra zona mediamente multietnica, universitaria, intellettualmente vivace.

Ma immediatamente o quasi, è stato di nuovo rimosso. Cacciati nel bidone piccoli o grandi oggetti che qualcuno voleva condividere con chi ne avesse bisogno.

Gettato nel bidone, soprattutto, il cuore solidale di Parma. Chi lo ha fatto, si faccia un esame di coscienza. E dica se dava più noia quello, o gli schiamazzi notturni, le bolge di risse e degrado, le risse, gli assiepamenti di spacciatori e nullafacenti.

Quelli no, che non vengono rimossi. Parma non era questa. Ridateci la nostra Parma, grazie.

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