Sgominata banda di albanesi specializzati in furti in appartamento: in due in manette

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Erano stati notati la sera del 27 gennaio, scendere da un’Audi A5 coupé cabrio risultante rubata a Varese una decina di giorni prima nel corso di una razzia in villa, e salire su una Nissan Almera con targa albanese nel parcheggio della chiesa di Baganzola.

Un movimento sospetto, che aveva messo sul chi va la gli agenti dell’Antirapine, già allertati da avvistamenti sospetti dell’Audi in un cortile di una casa isolata a Collecchio.

I tre, a bordo della Nissan, seguiti a distanza, hanno condotto gli agenti proprio al casolare collecchiese: accerchiati, due sono stati fermati con indosso guanti neri e una radiolina, un terzo è fuggito nei campi.

Il casolare, perquisito, è risultato essere sede operativa della banda: all’interno, numerosi oggetti rubati. Un orologio “Panerai”, una stilografica in oro Waterman, una moneta in oro, due bracciali in argento e oro rosa, una collana, otto cellulari, monetine e 600 euro in contanti.

E il passaporto del soggetto in fuga: N.E., 20 enne albanese. Le manette sono scattate per Kastriot Daci, 39 anni, e Daniel Syziu, 22 anni. Tutti sono risultati essere albanesi, in Italia da poco, incensurati: come spiegato dagli uomini della questura è un modus operandi consueto, rimanere poco su un territorio, fare razzie, tornare in patria.

Nei guai anche L.B., albanese, residente nel casolare di Collecchio, denunciato per ricettazione e per aver ospitato i malviventi permettendo loro di nascondere la refurtiva, nonostante si sia dichiarato ignaro di tutto.

Nell’Audi, bigiotteria rubata e numerosi attrezzi da scasso.

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