Family Day, parla Vignali: “Io e le mie politiche a difesa della famiglia tradizionale”

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In occasione del “Family Day”, raduno tenutosi a Roma contro le unioni omosessuali e la possibilità per le coppie gay di adottare figli, torna a parlare l’ex sindaco di Parma Pietro Vignali. Ricordando di aver sempre fatto politiche a favore e difesa della famiglia.

Ecco le sue parole:

“Di Parma e degli anni della mia sindacatura si è detto di tutto. Ci sono state luci ed ombre. Rimane qualcosa di incancellabile: l’attenzione data alle politiche per la famiglia, che ha fatto di Parma una best practice per tutta l’Italia ed ha segnato per le famiglie parmigiane un punto di non ritorno.

A Parma dal 2007 al 2011 c’è infatti stata una esperienza unica nel suo genere in Italia, fortemente voluta dalle associazioni familiari. L’Agenzia per la Famiglia era nata come organismo snello, interno all’Amministrazione e trasversale a tutti gli Assessorati, spazio di condivisione, innovazione, progettazione. Ha saputo sviluppareun’azione di governance, “colorando di famiglia” il lavoro dei vari settori comunali, promuovendo anche momenti di formazione per gli Amministratori, per i dirigenti e per i diversi livelli tecnici/operativi

La famiglia è sempre stata, per me, la cellula primaria della società. Ma la famiglia muore se non si apre alla società, cioè a quello che c’è fuori dalla porta di casa: dal pianerottolo al cortile, alla piazza, fino ad arrivare alle istituzioni pubbliche. Per questo siamo stati i capostipite dell’associazionismo famigliare che univa nuclei di vicinato e dava occasioni di rappresentanza trasversale ad esigenze famigliari diverse.

A Parma, con me Sindaco, operavano a fianco dell’Agenzia il Comitato scientifico per un Welfare a misura di famiglia, la Consulta comunale delle Associazioni familiari (46 associazioni),il Forum delle Associazioni Familiari, Forum Solidarietà (Centro di Servizi per il Volontariato in Parma). Questa modalità di lavoro, innovativa e sussidiaria, ha ottenuto non a caso l’approvazione all’unanimità in Consiglio Comunale nel documento strategico programmatico delle Linee di Indirizzo: Parma Una Città a misura di Famiglia “La famiglia al centro del welfare di comunità” nel novembre 2008, aggiornato ed arricchito di politiche di sviluppo ed approvato dalla Giunta Comunale nel 2011.

Ecco i Progetti Innovativi, coordinati dall’Agenzia, che si sono aggiunti agli interventi degli Assessorati comunali già impegnati a promuovere servizi e azioni sempre più “a misura di famiglia”: Per educare un fanciullo serve un intero villaggio con tre mostre interattive – “Pinocchio nel paese dei diritti”, “Piccolo Principe, dove sei?” e “Momo, non ho tempo!”-, realizzate con il coinvolgimento dell’intera comunità (Associazioni , Cooperative Sociali, Scuole, Aziende, Istituzioni).

La Parma Family Card, la carta Mastercard ricaricabile, che ha introdotto l’offerta di sconti, servizi e vantaggi per agevolare le famiglie negli acquisti, nell’accesso ai servizi dell’Amministrazione anche con tariffe agevolate presso realtà sportive, culturali e sanitarie. L’utilizzo della Family Card alimenta un Fondo di Solidarietà.

Esisteva per tutte le famiglie di Parma con almeno un figlio minore di 26 anni a carico. Ho anche lanciato il marchio Parma Family Friendly come “marchio di qualità” assegnato alle realtà del territorio che lo richiedano e che operino a favore della famiglia, valorizzando così le strutture e i servizi vicini ai bisogni e alle aspettative delle famiglie e accrescendo nel contempo l’attrattività del territorio.

Già dal 2008 prendono avvio alcuni interventi tariffari a favore delle famiglie numerose (con tre o più figli) e affidatarie, per facilitare, con misure economiche concrete, le famiglie: dalle agevolazioni per il trasporto pubblico e per la frequenza ai servizi per l’infanzia, all’abbattimento della quota variabile della TIA – Tariffa Igiene Ambientale. Viene introdotto, inoltre, il rimborso dell’Irpef locale a partire dalle famiglie con almeno due figli.

Nel 2009 viene messo a punto il Quoziente Parma, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale e condiviso con le forze politiche e sociali della città: un coefficiente correttivo dell’Isee – il primo introdotto in Italia – con lo scopo di rimodulare le tariffe comunali, e dunque l’accesso ai servizi dell’Amministrazione (nidi, scuole dell’infanzia, servizi per gli anziani…), in modo da renderle più eque per le famiglie. Attribuisce maggior peso ai carichi familiari, con particolare riferimento al numero dei figli, alla condizione lavorativa dei genitori, alla presenza di anziani, di persone con disabilità, di figli in affido, alla condizione di monogenitorialità.

A Parma su 90.000 famiglie sono oltre 20.000 quelle con figli con età inferiore a 26 anni e un numero cospicuo sono le famiglie impegnate nel sostegno a persone ammalate o disabili presenti al proprio interno. E’ attiva una sperimentazione che coinvolge diversi Comuni a livello nazionale interessati a condividere il modello di intervento del Quoziente per promuovere equità fiscale sui loro territori.

Per non parlare poi dei tre bandi Famiglia è Futuro, attivato nel 2011, comprende tre bandi per sostenere con un contributo per le giovani coppie che prendono casa in affitto con un contributo percentuale per un anno (Mettiamo su casa); per i genitori che scelgono di accudire personalmente il proprio bambino nel suo primo anno in famiglia (Primo anno con mamma e papà); per le famiglie e il loro protagonismo, stimolando progetti di mutuo aiuto tra famiglie residenti nello stesso quartiere (La famiglia insieme in quartiere).

Grande importanza hanno rivestito anche le politiche per la Conciliazione dei tempi famiglia – lavoro –città e nei primi mesi del 2011 l’apertura dello “Sportello integrato Famiglia”,per fornire informazioni utili alle famiglie e ai cittadini.

Dal 2009 era attiva la promozione a livello internazionale di uno scambio di buone prassi tra municipalità, istituzioni, associazioni e aziende grazie a un network europeo di città per la famiglia, finalizzato a valorizzare politiche innovative e il ruolo della città di Parma come luogo di studio e sperimentazione delle stesse. Le città che insieme a Parma vi avevano aderito erano Yambol (Bulgaria), Szeged (Ungheria), Trollhattan Stad (Svezia).

Questo è sempre stato il mio metodo di fare politica: non promesse al vento ma misure concrete e condivise con una comunità che cresce, e le cui esigenze di buona politica sono state troppo spesso tradite, negli ultimi anni, un po’ da tutte le parti”.

 

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