Coppa Italia – Il Parma – cantiere, generoso ma pasticcione, cade in casa contro il Pisa: decide Zammarini

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Dicono che chi ben inizia sia a metà dell’opera. Il Parma non è allora nemmeno all’inizio, questo dice la sconfitta casalinga contro il Pisa che elimina i ducali dalla Coppa Italia che hanno messo in bacheca tre volte. Che il Parma fosse un cantiere lo si sapeva già, così come che i carichi della preparazione possono fare brutti scherzi: le buone notizie sono che il mercato è ancora aperto, e dalla sconfitta possono arrivare indicazioni e che anche una buona dose di sfortuna si è messa tra i gialloblù, comunque generosi, e la rete.

PRE-PARTITA – Il Parma inizia la sua avventura numero 51 in coppa Italia “dei grandi”, torneo che ha vinto 3 volte, nelle edizioni 1991/92, 1998/99 e 2001/02. Gli emiliani hanno disputato in coppa – finora – 186 incontri, con bilancio di 74 vittorie, 51 pareggi e 61 sconfitte, 239 gol segnati e 199 subiti. Il Parma torna a giocare una gara al “Tardini” nella Coppa Italia dei “grandi” dopo oltre 3 anni: l’ultima era datata 28 gennaio 2015, quando la Juventus si impose 1-0 con rete determinante di Morata.

Avversario di giornata il Pisa dei “Corrado”: Giuseppe e Giovanni, padre e figlio, che si candidarono a far ripartire il Parma dalla D ma poi gli fu saggiamente preferito il progettto di Nuovo Inizio che ben conosciamo.

I precedenti ufficiali a Parma sono 15 con bilancio che vede 7 successi emiliani, 4 pareggi e 4 vittorie toscane. L’ultimo match risale al 9 maggio 2009, 2-0 crociato in serie B (reti di Cristiano Lucarelli e Leon) mentre in Coppa Italia l’unico incrocio risale all’edizione 1985/86, pareggio per 0-0. Nel 1990/91 la sfida si giocò addirittura in serie A, con vittoria nerazzurra per 3-2.

PRIMO TEMPO – E’ “calcio d’agosto non ti conosco” ma parte pimpante il Parma: al settimo buona idea di Di Gaudio, palla in mezzo per Dimarco che spedisce alle stelle. Al nono occasionissima ducale: Barillà raccoglie al limite dell’area una respinta corta della difesa ospite e calcia di prima, fuori di nulla.

La prima occasione ospite al 13esimo: Moscardelli per Lisi, Gobbi si fa trovare impreparato ma Sepe no, e devia in corner. Al 23esimo interessante tiro di Stulac da fuori area: sono colpi che lo sloveno ha, la palla sfila fuori non di molto.

Al 28esimo doccia fredda Pisa: gran contropiede di Masucci che salta Iacoponi e Gobbi e la mette in mezzo dove pesca Zammarini che batte Sepe. Gran gol, uno a zero per gli ospiti. 

Il Parma incassa il colpo, complici le gambe appesantite dalla preparazione e il caldo: il primo cenno di ripresa arriva al 43esimo con un destro di Galano da fuori, imbeccato da RIgoni, ma si prende solo il corner, poi sciupato dallo stesso ex Foggia. E il minuto di recupero serve a poco: Parma 0 – Pisa 1.

RIPRESA – A pochi minuti dall’inizio della ripresa, momento di commozione e applausi, quando in curva ospite compare uno striscione a ricordo di Matteo Bagnaresi, tifoso ducale tragicamente scomparso nel marzo 2008 durante una trasferta verso Juventus – Parma.

Il campo racconta poco: ci prova Di Gaudio al settimo, ma al decimo sono pericolosissimi i padroni di casa che si involano in contropiede: Izzillo per Masucci, palla sui piedi di Lisi che calcia fuori di un soffio.

D’Aversa getta in mischia Da Cruz per Di Gaudio, ma il solo, miserrimo, tentativo, è un tiro da lontanissimo di Galano che finisce in curva. Al 68esimo Stulac si conquista e batte una punizione dalla sua mattonella: alta di pochi centimetri.

Due minuti dopo, il gol pare fatto: Rigoni per Barillà, ma al limite dell’area piccola il centrocampista ducale si fa murare la conclusione da Brignano quando il cronometro segna 70 minuti. 

Il Parma è si pasticcione e impreciso, ma anche sfortunato: all’83esimo Da Cruz per Baraye, Campani si supera e salva a mano aperta un gol che pareva già dentro. Tre minuti dopo, ancora l’estremo difensore appena diciottenne smorza un buon cross di Biabiany.

Allo scoccare del novantesimo, mischia furibonda nell’area piccola degli ospiti: cross dalla sinistra di Gobbi, Campani che non esce, Ceravolo prova ad attaccare la porta e l’estremo difensore del Pisa smanaccia addosso a un compagno, rischando l’autogol.

Il pallone viene sventato proprio sulla riga di porta, prima che Baraye possa insaccare: è ufficiale, la jella ci vede ancora benissimo. E continua a vederci sui successivi, generosi, tentativi di un buon Biabiany.

Al 50esimo Ceravolo riceve un lancio lunghissimo da dietro, sistema il pallone e calcia: fuori di un nulla. Non è serata, ora è certo.

Il Parma cantiere, si congeda da un trofeo che splende nelle bacheche del museo sapendo di aver lasciato sul cuore il campo. Ora toccherà al mercato, ai rientri di infortunati (Sierralta, Gazzola, Ciciretti) e squalificati (Alves) e al tempo rimettere le cose a posto.

Il Pisa dei Corrado si candida a essere la nuova Alessandria e Pordenone, favole moderne delle recenti edizione di Coppa Italia cadute solo in semfinale.

TABELLINO

Parma – Pisa 0 – 1

Marcatori: 28′ Zammarini (Pi)

PARMA: Sepe, Gobbi, Gagliolo, Iacoponi, Dimarco (dal 68′ Biabiany), Stulac, Barillà, Rigoni, Di Gaudio (dal 63′ Da Cruz) , Galano (dal 76′ Baraye) , Ceravolo. A disp: Frattali, Bagheria, Carriero, Scavone, Di Maggio, Scaglia. All: D’Aversa

PISA: Campani, De Vitis (dal 53′ Meroni), Brignani, Izzillo (dal 63′ Verna), Birindelli, Zammarini, Gucher, Di Quinzio, Lisi, Masucci (dal 75′ Cuppone), Moscardelli. A disp: Gori, Cardelli, Cernigoi, Bechini, Nacci, Giani, Negro, Marconi. All: D’Angelo

Arbitro: Serra di Torino

Ammoniti: Gagliolo (Pr)

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