Ferrari: “We are Rangers, etor che Pippein”. Ceresini: “Nulla da festeggiare”

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WE WERE RANGERS,
ETOR CHE PIPPEINS.

Da tempo non ho più un ruolo operativo, ne’ ricopro cariche societarie nel Parma Calcio.
Mi permetto quindi – a titolo strettamente personale – qualche libera considerazione sui fatti recenti – inizia così il commento di Marco Ferrari sull’assoluzione del Parma Calcio.

Con tutti i nostri limiti, la rinascita del Parma in soli 3 anni avrebbe potuto essere un bello spot per tutto il calcio italiano.
Si è invece preferito sputarci sopra. Ripetutamente.
In poco più di un anno, siamo stati sbattuti su tutti i media nazionali ed esteri in relazione alle due accuse più infamanti per chi fa sport: calcio-scommesse e illecito sportivo.

Ricordo ancora il titolo di un giornale importante dopo Parma-Ancona: “Parma: l’ombra della camorra”.
Alcuni comportamenti di quei giorni mi hanno nauseato e hanno avuto un peso nella decisione di dimettermi da ogni ruolo societario.
Nemmeno il tempo di metabolizzare i “milioni di Pozzuoli “ – che non erano mai esistiti come hanno dimostrato tutte le inchieste aperte – ed è arrivata l’inchiesta del “cazzein”. Con il Parma virtualmente retrocesso per illecito sportivo su giornali e siti di mezzo mondo.

Ma per quanto possano essere stati leggeri e inopportuni, i messaggini di Calaiò non sono mai stati un tentativo di illecito sportivo. Lo dice il buon senso dì chiunque abbia frequentato uno spogliatoio e abbia un minimo di consuetudine con toni ed emoji dei messaggi whatsapp.
Lo dice il campo, che sa che il Parma ha sempre raccolto quanto meritato in questi anni, senza aiuti o scorciatoie di alcun tipo. Finalmente, oggi lo dice anche un Giudice.

La sentenza odierna cancella una macchia appiccicata con troppa superficialità – da tanti – al nostro percorso. Ma – sinceramente – non riesco ad esserne felice. Perché in questi 2 mesi abbiamo già scontato una condanna che nessuno potrà mai risarcire: avevamo meritato sul campo di essere i Rangers, si è cercato di farci passare per dei Pippeins.

Dopo il viaggio all’inferno del 2015, i tifosi del Parma, lo staff, la squadra e tutti quanti avevano contributo ad un’impresa storica, meritavano di godersi con spensieratezza ed entusiasmo il ritorno in Serie A.

Siamo stati invece tutti costretti a trascorrere settimane orribili scandite da tante, troppe, inutili, ipocrite ed improvvide parole, nell’estate della Grande Bruttezza.

In attesa che il tempo – come insegna un amico saggio – rimettesse come di consueto “ogni regina sul proprio trono e ogni pagliaccio nel suo circo”.

FULVIO CERESINI – Anche lo storico ex presidente e tifosissimo ducale e’ intervenuto in merito alla sentenza: “Purtroppo  non c’è nulla da festeggiare per l’esito di questo processo farsa.C’e solo da essere molto incazzati per il fango che ci hanno tirato addosso per tre mesi.In ogni caso è andata peggio ai coglioni che lo hanno architettato e alimentato e che adesso possono anche ricorrere al mago Otelma e se va male anche con lui……che provino a Lourdes.Le promozioni si guadagnano sul campo BUFFONI”.

 

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