Tragedia familiare a Martorano – Agricoltore spara in faccia alla moglie, poi cade dal tetto: lei salva grazie ai figli, lui in Rianimazione

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Tentato femminicidio, o meglio, tragedia familiare all’alba di domenica in strada Argini Enza a Martorano, alle porte di Parma, in una casa annessa ad un’azienda agricola.

Un uomo, Carlo Pibiri, 66 anni, nato a Cagliari ma residente a Parma da 15 anni, agricoltore, al termine di una lite, ha sparato al volto alla moglie, Anna Maria Parmeggiani, 52enne di Reggio Emilia, colpendola di striscio, con una pistola detenuta illegalmente.

Intorno alle 5 del mattino del 15 luglio, dopo un litigio col marito, la donna è scappata dalla camera matrimoniale per cercare rifugio nella camera da letto delle figlie, due gemelle 18enne, ma è stata raggiunta dal marito armato di pistola. Nella concitazione l’uomo ha fatto partire un colpo che ha colpito la donna alla mascella. Svegliati dall’esplosione i due figli maschi 20enni della coppia hanno sono corsi sul posto trovando il padre sul ballatoio, ancora con l’arma in mano. I giovani l’hanno affrontato e dopo un violento scontro, a seguito del quale è partito anche un colpo verso il soffitto, sono riusciti a disarmarlo.

L’uomo, in preda al suo raptus, è riuscito a recuperare un grosso forcone con il quale ha tentato di raggiungere nuovamente la camera delle figlie, nel frattempo svegliatesi e resesi conto di quanto accaduto, e nell’estremo tentativo di colpire nuovamente la donna.

Fortunatamente i figli maschi sono riusciti a disarmare il padre anche in questa occasione. L’uomo spaventato dalle urla dei figli, che dopo aver chiamato i soccorsi hanno minacciato di chiamare il 113, si è dato alla fuga, abbandonando la casa familiare e trovava riparo in una villa padronale vicina.

Allertati dal 118, gli uomini della Squadra Volante sono intervenuti sul posto dove, appreso che l’uomo si era barricato nella villa armato e potenzialmente ancora pericoloso, hanno prima permesso ai militi del 118 di soccorrere la donna poi si sono diretti verso il nascondiglio dell’uomo. Il 66enne intanto però aveva raggiunto il tetto e minacciava di gettarsi nel vuoto dopo aver ingerito del liquido contenuto in una bottiglietta che aveva in mano.

Nel tentativo di bloccare l’uomo e di impedirne il suicidio, i poliziotti hanno sfondavano con non poche difficoltà le porte di accesso alla villa ma l’uomo si è spostato nel retro e scivolando è precipitato nel terrazzo sottostante dopo un volo di 8 metri.

Gli agenti sono riusciti a forzare la finestra sul terrazzo, bloccata da una massiccia persiana, e hanno raggiunto l’uomo parso subito in gravissime condizioni. Subito si è poi scoperto che l’uomo aveva ingerito del liquido detergente per le normali pulizie di casa.

Sul posto gli operatori della Squadra Volante hanno ricostruito tutta la vicenda dopo aver sentito tutti i presenti: i 4 figli della coppia e la fidanzata di uno di essi. La Polizia ha poi sequestrato l’arma da fuoco, una pistola semiautomatica caibro 7,65, con matricola abrasa e illegalmente detenuta. A cordinare le indagini il Pm Daniela Nunno.

L’uomo è stato trasportato in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione del Maggiore di Parma. Piantonato dalla Polizia e in stato di fermo per tentato omicidio. Per la donna invece servirà la ricostruzione della mascella ma non desta preoccupazioni la sua condizione di salute, per lei il colpo di striscio ha provocato una brutta ma guaribile, almeno fisicamente, frattura.

Sotto shock i figli che raccontano come negli ultimi tempi l’uomo era parso ombroso, nervoso, irritabile, non tollerava che la moglie lavorasse. Scatti di ira che avevano spinto i famigliari a chiedere il consulto di uno psichiatra da cui il padre era stato accompagnato.  La giornata di sabato era stata trascorsa al mare, in famiglia, in serenità. Ma forse per lui era solo la vigilia di un incubo troppo grande.

 

 

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