Le “maestre arrabbiate” arrivano in Comune ma Lega ritira la mozione: “Una pugnalata. Situazione tutt’altro che risolta”

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Si discute in commissione consiliare II e III, servizi educativi e personale, indetta questo pomeriggio, della situazione degli insegnanti precari, che rischiano di perdere la possibilità di professare l’insegnamento se posseggono il solo diploma magistrale previsto fino al 2001. Una situazione che coinvolge 400 insegnanti a Parma.

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Il gruppo Lega a Parma aveva presentato una mozione lo scorso inveno, chiedendo al sindaco pressioni per la risoluzione della vicenda, con l’impegno di non lasciare a casa gli insegnanti dipendenti dell’ente pubblico. La mozione arriva solo ora alla discussione in commissione ma non verrà votata in Consiglio Comunale. Il gruppo Lega ha infatti ritirato la mozione nel pomeriggio, poche ore prima della commissione che era stata indetta la settimana scorsa. La commissione si è quindi tenuta lo stesso e ha visto la partecipazione organizzata di una delegazioni di insegnanti di Parma che sono potuti intervenire in aula. La giustificazione per il ritiro della mozione? Lo chiedono le insegnanti e arriva a nome di tutto il gruppo Lega dalle parole del neoconsigliere Luca Ciobani: “A nostro parere non aveva più senso presentare la mozione in quanto da pochi giorni la commissione istruzione del Senato sta già trattando la cosa a livello nazionale. Si sono già avviati incontri con gli insegnanti. L’obiettivo sarà quello di integrare tutti gli insegnanti coinvolti. Aveva senso parlarne sei mesi fa quando venne depositata. Ricordo inoltre che sono oltre 10 anni che si trascina questa sitazione di precarietà per gli insegnanti e non era Lega al Governo, ora si lasci il tempo di lavorare”. Alla richiesta di chiarimenti la presidentessa della commssione personale, Nadia Buetto, ha chiarito che la procedura è stata rispettata ma al momento della possibile discussione ci si trovava senza un Governo insidiato. il capogruppo di Effetto Parma, Cristian Salzano, ha ritenuto “poco rispettoso ritirare una mozione tre ore prima a livello istituzionale, sia per i consiglieri che per gli ospiti e pubblico. Lega ora al Governo si deve prendere le proprie responsabilità e incontri le maestre nelle sedi opportune per chiarire la situazione. Credo che per i parlamentari e consiglieri Cavandoli e Campari oggi, in aula consiliare, sarebbe stato momento e posto giusto per avere questo dialogo”.

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La posizione di Lega non viene accolta neanche dai diretti interessati, le insegnanti presenti, che ritengono invece il gesto “una pugnalata“. “Siamo deluse dal ritiro di questa mozione perchè per noi era importante. Importante che il gruppo Lega Parma con due parlamentari tra loro potessero portasse questo atto a nostro favore. Questo in considerazione anche del fatto che Lega ha appoggiato la nostra posizione fin dall’inizio della storia. Non siamo d’accordo sul fatto che la questione sia ormai superata. Anzi è il contrario, tantè che ci troviamo davanti a un congelamento di 120 giorni perchè ancora non si sa quale sarà la nostra posizione futura. E’ proprio in questo momento che bisogna lottare e parlarne. E’ in questo momento che bisogna cercare e dialogare per una soluzione per tutti. Continuano a uscire sentenze che smentiscono quello detto dall’adunanza plenaria in passato e questo per noi da un lato è una speranza ma dall’altro lato ci confonde ancora di più perchè non sappiamo quale sarà la via d’uscita. Alcuni giudici inoltre in questo periodo non vogliono esprimersi perchè dicono di aspettare una risposta dalla politica. E nel frattempo però, con questa sospensione, ci troviamo di nuovo in cattedra a settembre fino a dicembre in una situazione precaria e di sfruttamento. Abbiamo una spada di Damocle sul collo che prima o poi ci cadrà addosso“.

Alcune delle stesse insegnanti avevano parlato e incontrato anche il ministro Di Maio durante la campagna elettorale che aveva fatto tappa a Colorno. Partecipata manifestazione era stata invece quella in piazza Garibaldi contro l’allora ministra Fedeli arrivata in città per l’inaugurazione dell’anno accademico universitario.

Secondo la consigliera del grupppo misto, Roberta Roberti, invece, la “situazione è molto delicata e vede casi diversi tra loro ma soprattutto coinvolge anche i bambini e i genitori. Assurdo a mio parere che si possa discutere di questa mozione quando a presentarla è il partito al Governo che dovrebbe invece portarle le soluzioni. Già nei mesi scorsi ho portato insieme alla consigliera Buetto l’attenzione del sindaco su questa situazione chiedendo inoltre agli insegnanti di portare la loro posizione”.

Alle insegnanti in aula è arrivata la soidarietà dell’assessora all’infanzia ed educazione, Ines Seletti, e del direttore del settore educativo Roberto Barani che ha specificato inoltre che non ci sono insegnanti delle scuole comunali coinvolti in questo “limbo”.

 

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