Accordo con Tep bocciato da Uil e Orsa: “Clima persecutorio. Sindaco cambi dirigenza”. Lo sciopero degli autisti arriva sotto al Comune

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La situazione tra Tep e gli autisti e dipendenti dell’azienda di trasporto pubblico si scalda e sembra non volersi districare. Per oggi era previsto uno sciopero di 24 ore che raccoglieva tutte le sigle sindacali, ma ieri, in last minute, la comunicazione da parte di Cgil Cisl e Faisa, invitava i lavoratori a non manifestare visto il recente accordo preso tra queste sigle e la società Tep.

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Accordo a cui le sigle Uil e Orsa non hanno sottoscritto e che non intendono accettare. Le loro bandiere sono infatti sventolate sotto al Municipio questa mattina, in protesta per chiedere all’amminstrazione comunale e al sindaco Pizzarotti un incontro per cambiare l’attuale dirigenza.

“Il 90% dei lavoratori nelle assemblee di giovedì sera hanno bocciato l’accordo raggiunto con Tep” spiegano i delegati di Orsa e Uil – Claudio Leporati  e Italo Fiorani Verardi – che hanno guidato il corteo per il centro e la manifestazione sotto al Comune. “Vogliamo trattare con il prossimo consiglio di amministrazione che verrà nominato da Comune e Provincia – continuano i rappresentanti sindacali – Attualmente non è possibile raggiungere una pace sociale. In tre anni non si è fatto niente se non creare malumori all’interno dell’azienda e con questi accordi cerca di invalidare il far nulla. Non sono capaci di raggiungere accordi seri. Sono infatti previsti contratti di due anni, chiedendo ad autisti di fuori di venire a trasferirsi Parma e sostenersi con uno stipendio part time”. Si ricordano anche i problemi di sicurezza sui mezzi con l’assenza di telecamere su tutti i veicoli e il recente episodio di un bus a Riccò andato a fuoco.

Italo Fiorani Verardi ricorda anche che l’azienda ha tenuto nell’ultimo periodo azioni “intimidatorie con controlli a casa dei dipendenti con l’autorizzazione della Legge 104. Persone che su 36 permessi sono state trovate non a divertirsi, ma casa due volte e che sono stati poi usati e sbandierati dall’azienda su tutti i giornali locali. Un’altro collega, sindacalista per un’altra sigla, è poi misteriosamente sparito, nessuno sa dove sia andato. Ci sentiamo vessati e in un clima persecutorio. Abbiamo parlato con il sindaco Pizzarotti che ci ha mostrato la sua solidarietà e la sua altrattanta scontentezza per l’attuale gestione. Abbiamo ricevuto l’impegno dal sindaco Pizzarotti a incontrarci”.

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