Il Processo del Cazzein. Opinione di Gianni Barone

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gianni barone(Gianni Barone, da www.stadiotardini.it) – “Non esiste storia senza ciò che vi sta dietro”. L’assioma (jdm) non è mio, bensì di Stefano Massini, autore de “55 Giorni L’Italia senza Moro”. Nella IV di copertina arriva alla sopracitata conclusione per spiegarci che la sua opera “non è un libro sul calvario di Moro, ma su ciò che si muoveva sullo sfondo mentre quei fatti accadevano”. A pensarci bene un elogio alla dietrologia. Cioè a ciò che sta dietro a determinati episodi. Che in ossequio al cosiddetto “effetto farfalla” (dal titolo di una conferenza tenuta da Lorenz nel 1972:“Può, il batter d’ali di una farfalla in Brasile, provocare un tornado in Texas?”concatena accadimenti tra loro lontani, geograficamente o non solo. Orbene: 1.000 e rotti e chilometri, incluso un tratto del Mar Mediterraneo, separano Parma da Palermo, ma agli occhi di molti tifosi (prendiamo per campione quelli che utilizzano lo spazio commenti di StadioTardini.it) e non solo, le ultime vicende, quelle che porteranno al Processo del Cazzein (o del Pippein, in ossequio al bon ton), le uniscono. Alzi la IMG-20180620-WA0057mano chi non pensa che ci sia lo zamp(ar)ino di Zamparini dietro a tutto ‘sto casino. Alzo la mano io perché, in ossequio allo spirito razionale che da anni contraddistingue questo quotidiano on line che aveva raggiunto i picchi di frequentazione tra i dolorosi tempi della negata Licenza Uefa fino al fallimento del fu Parma F.C., è meglio, per lo meno in questa fase, allontanare un qualsiasi retro-pensiero, al di là degli ammonimenti di uno che la sapeva lunga come Andreotti, il quale sosteneva che a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca. L’assist a Zamparini l’ha porto l’improvvido Calaiò con la sua whatsappata del cazzein: credo che sia oltremodo fuori di testa chi suppone (e in giro nel Ducato ce ne sono…) che fosse stato lo stesso patròn ad obbligarlo a digitare sul tastierino quelle corbellerie. C’è, trattandosi di Sicilia, chi tira fuori perfino la Mafia, ma i problemi dell’isola non sono forse solo la siccità, l’Etna avvocato johnny stecchinoe il traffico tentacolare? A mio modo di vedere Zamparini sta solo cercando di sfruttare la situazione, servitagli su un piano d’argento dal suo mancato acquisto al mercato invernale. Il Palermo di oggi è nella stessa posizione di “terzo interessato” che aveva il Torino quattro anni fa e per questo – visto che ci sono in ballo una quarantina di milioni di euro, della categoria credo impipi ben poco – sta per ora attento e vigile a quel che succede, salvo inserirsi, ad esempio, se, come immaginiamo – e come ci confortano i vari avvocati di diritto sportivo che si sono finora espressi – alla fine del primo processo il reato da art. 7 (tentato illecito) fosse derubricato nel più leggero art. 1 (slealtà sportiva), con squalifica maslide paolo malvisigari pesante (attorno ai 6 mesi) per l’attaccante, ma col Parma che salverebbe la categoria (non ci sarebbe l’addentellato della responsabilità oggettiva) e se la caverebbe con una multa, nel procedimento di Appello (ritengo, viceversa, che la Procura Federale potrebbe accontentarsi del primo verdetto, qualsiasi esso sia, senza ricorrere: la dinamica che ha portato al deferimento ci fa supporre – ahi, anche questa è dietrologia – che abbian voluto fare i Ponzi Pilato della situazione, visto il clamore dell’uomo dei supermarket, passando il pallone al Giudice e che se la vedesse poi lui... A conforto di questa ipotesi c’è il racconto di Minzolino-Catapano sulla GAzSport di qualche giorno fa secondo cui non tutti i collaboratori del Pecoraro erano allineati e l’indiscrezione da noi raccolta dello stesso cambio d’idea del Procuratore Federale pochi giorni pit stop palermoprima orientato sull’archiviazione, come da breve pubblicata su Repubblica). Dando un’occhiata ai giornali in edicola sotto il Monte Pellegrino anche oggi si nota come il Palermo stia in stand by, in attesa dei vari fronti aperti sul piano legale (hanno fatto ricorso circa l’omologazione del risultato dello Stirpe e in caso di nuovo niet, stando alla edizione sicula della Rosea, “Zamparini intende rifarsi al terzo grado di giudizio, al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, oltre che alla magistratura ordinaria”.  Stesso percorso, magari imitando l’esempio di Leonardi, fino al TAS di Losanna anche per la nostra vicenda… Ma, in attesa dei giudizi, “Zaparma va avantimparini blocca tutte le mosse”. Grande stasi quindi, anche sul piano tecnico. Secondo il Corriere dello Sport Stadio, (edizione verde emiliano-romagnola) invece, il Parma va avanti (“il processo per illecito mette a rischio la A, ma tutti lavorano. Di Marco si farà”). Che la serie A del Parma sia a rischio è stato il leit motiv dei vari organi di stampa quando si è appreso del deferimento per illecito sportivo (per radio abbiamo persino ascoltato l’ottusagine di 5-8 punti di penalizzazione, ma in base a cosa ?!?). Nelle prossime ore contiamo che il nostro “LEX” (avvocato di diritto sportivo) ci possa spiegare cosa potrebbe accadere nel ottusangolocaso, riteniamo assai remoto, il Tribunale Federale Nazionale dovesse confermare la richiesta della Procura Federale circa il tentato illecito, anziché derubricarlo (come razionalmente ci pare più possibile) in semplice slealtà sportiva di Calaiò (il quale, difeso dall’avvocato Paolo Rodella, giocherà la partita sull’assoluzione totale): al Parma dovrebbe essere comminato il minimo della pena, ergo un punto. Uno solo, non i cinque o otto di un qualsiasi Sergio Volpini. Un solo punto se applicato alla classifica al termine della regular season, appaierebbe il Parma al Palermo, ma grazie alla classifica avulsa il posto in A sarebbe sempre dei Crociati. Per cui, per il principio dell’afflittività, si pensa che quel punticino (ma nella lotta per retrocedere potrebbe essere un punticione) potrebbe essere in meno nella classifica del prossimo campionato di Serie A. Secondo altre correnti di pensiero, però, non varrebbe la classifica finale, essendoci stati i play off e qui si cade in un ginepraio quasi inestricabile, data l’evidenza che questi non possano essere disputati. Chi è chiamato a giudicare dovrà basarsi solo sui fatti (quindi sui cazzein e sui pippein) e non sulle future conseguenze sulla giurisprudenza: certo, però, che se dovesse passare per tentato illecito il cazzeggio su WhatsApp si creerebbe un pericolosissimo precedente. Dopo aver letto nei Calaiò intervsitato da Sky in Piazza Garibaldigiorni scorsi sul giornale locale le parole dell’Avv. Malmesi (socio e consigliere d’amministrazione del Parma, di cui per un breve periodo era stato vice presidente), finalmente vediamo un personaggio di rilevanza nazionale, qual è ancora indubbiamente l’ex capitano Alessandro Lucarelli, approdare sulla Gazzetta dello Sport. Sui contenuti della chiacchierata con Andrea Schianchi preferisco non esprimermi, ma saluto con piacere che finalmente sia stato dato spazio su un organo diffuso in tutta la Penisola, isole comprese, a una voce del Parma che possa fare da contraltare agli amplificati sproloqui di Zamparini il quale, fino ad ora, aveva beneficato di una maggiore cassa di risonanza, essendo uno che la sa anche sfruttare. Ci son di mezzo pure le sacrosante vacanze, ma anziché uno straccio di comunicato, finito in qualche groviera di taglio basso, non sarebbe stato più arrapante vedere in faccia Ceravolo incavolarsi (giustamente) per esser stato tirato in ballo in questa triste storia, quando poi la stessa Procura Federale (che peraltro ne aveva dato in pasto il nome) lo ha scagionato? All’appello manca ancora Sky: possibile che chi aveva fatto persino un reality ai tempi del fallimento, che ha sempre simpatizzato per i Crociati al punto dal raccontarne l’epopea in serie D con telecronache da Arzignano in poi e che non manca di produrre lunghissimi speciali in caso di promozioni con millanta interviste ai protagonisti non senta la necessità di mandare qualche inviatone che tra una fetta di culatello e una di crudo, tra un piatto di tortelli e un savarin, tra una punta e una duchessa faccia un reportage (magari anche un po’ a favore) su “chi come noi nessuno mai?” Gianni Barone (vice direttore esecutivo di www.stadiotardini.it)

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