Tep in commissione: clima teso con dipendenti, indetto sciopero di 24h. In due anni rinnovo 1/3 dei mezzi, ma senza Bilancio consiglieri rimandano discussione

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Si apre con un “intoppo” la commissione in Comune per discutere del Bilancio appena approvato di Tepe SMTP. La società partecipata del trasporto pubblico non ha consegnato i documenti del bilancio (approvato il 21 maggio scorso e approvato dai revisori il 12 giugno) ai consiglieri comunali prima dell’incontro previsto per il tardo pomeriggio di ieri, 13 giugno.

Tra i banchi del consiglio si è alzata quindi la richiesta di rimandare, non potendo “discutere di numeri non visionati prima”. Posizione accolta dall’assessore al Bilancio e partecipate, Marco Ferretti, che ha chiesto alla società di rimediare. Tep ha promesso che i documenti verranno consegnati entro i termini di legge, 29 giugno, a tutti i soci (tra cui il Comune di Parma appunto) ma l’intenzione della commissione sarebbe quella discuterne prima, creando così qualche tensione tra l’ente pubblico e la società.

“Dispiace non aver potuto disporre dei documenti di Bilancio in tempo utile – ha commentato il capogruppo di maggioranza Effetto Parma, Cristian Salzano – Viene così penalizzato il lavoro delle Commissioni, luogo utile per approfondire e programmare gli investimenti futuri attraverso un indirizzo chiaro e preciso rivolto alla Parma che vorremmo e che ci immaginiamo, sostenibile e smart. Non accetteremo più lo svolgimento di Commissioni senza documentazione appropriata nel rispetto del ruolo che i cittadini ci hanno attribuito eleggendoci”.

Tensione che ieri in commissione è stata amplificata anche dalla presenza di una ventina di dipendenti Tep e sindacalisti che hanno portato alle orecchie dei consiglieri le lamentele sulle condizioni di stress lavorativo e pericolo a cui sono sottopposti gli autisti. Condizioni che hanno convinto le sigle sindacali a indire uno sciopero per il 6 luglio che durerà 24h. Le ragioni non sono economiche, spiegano i sindacati, ma dettate dall’insicurezza dei dipendenti a viaggiare su automezzi obsoleti: secondo i dipendenti sarebbero in media 20 al giorno i mezzi che devono fermare la corsa per problemi tecnici, che sia una spia d’allarme e un guasto. Dato contestato da Tep che riferisce che la media è 2 al giorno, e precisa però che per la società vengono conteggiati solo i mezzi che effetivamente poi risultano con un guasto e che quindi non possono continuare il percorso.

In commissione si è ricordato anche dell’autobus andato a fuoco in zona Riccò lo scorso 24 aprile. Il mezzo era del 2000 e la causa tecnica dell’incendio sarebbe stato un guasto all’alternatore.

La dirigenza, con il presidente Rizzi e il vice Rubini, ha ricordato il piano investimenti che porterà nel giro di due anni al cambio di un terzo del parco mezzi: 85 nuovi torpedoni che non prevedono indebitamento grazie a un finanziamento regionale di 4,7 milioni e di Tep per 19 milioni di euro. L’intento è riportare l’età media del parco mezzi sotto la media regionale – 13 anni e mezzo la media, per gli extraurbani 15 anni e per gli urbani 9 anni – ma “avendo partecipato a bando affidamento servizio trasporto pubblico e essendo stato un percorso travagliato, per un anno e mezzo non ci saranno investimenti”, ha confermato Rizzi. Alcuni mezzi (18 extraurbani) sono già in servizio, 3 lo sono da febbraio, 15 da giugno; altri 9 saranno disponibili entro l’estate fino ad arrivare nei due anni a 85.

Sulla tratta extraurbana si vedranno nuovi mezzi diesel euro 6 con standard inquinamento massimale, circa 19 mezzi. Mentre a metano si prevede di acquistarne circa 10. Da parte di Tep la cinvinzione che ci sarebbe necessità di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici con una maggiore sensibilizzazione sull’educazione civica cittadina più che un investimento sull’acquisto di mezzi meno inquinanti. Di contro va garantito un servizio ottimale, non solo in termini di comodità ma anche di interventi sulla rapidità di spostamento dei mezzi. Ma anche su questo punto i sindacati lamentano di essere già al limite delle tempistiche di percorrenza, con autobus che dovrebbero mantenere una media, per legge, di 60 km orari nelle aree extraurbane e che invece supererebbero per rispettare gli orari. Sugli autobus delle tratte urbane, pur essendo mediamente più nuovi, si è parlato di circa 27 interventi a mezzo (compreso tagliandi e manutenzione ordinaria).

Dai consiglieri di Parma Protagonista si rialza l’accusa di non investire su mezzi sostenibili quando si leggono i numeri dei mezzi diesel previsti nel piano. Tep ricorda che il bando era regionale.

Il consigliere di Lega, Emiliano Occhi, ha ricordato l’importanza della sicurezza sui mezzi per i dipendenti. Tep assicura che su tutti i nuovi autobus sarà presente una telecamera. Dai sindacati la lamentela che sui mezzi vecchi ancora mancano nonstante le promesse.

L’azienda, da parte sua, rileva il trend migliorativo in termini di passeggeri e biglietti venduti con un numero di evasori sempre minore. E sul fatto che il servizio di controllori sia stato affidato a una ditta esterna e sul disaccordo per il numero di rientri per guasti dei mezzi, una parte dei lavoratori sindacalisti ha lasciato l’aula in segno di protesta.

SMTP, società per la mobilità e trasporto pubblico- Il Capitale sociale di SMTP ammonta invece a 31 milioni 600 mila euro, il patrimonio netto a 35 milioni 700 mila euro. Sono stati registrati ricavi per 32 milioni, di questi quasi 25 milioni derivanti da contributi regionali che coprono circa il 65% del costo complessivo del trasporto su gomma di Parma e Provincia. Il restante è coperto dalla vendita biglietti. Il Comune di Parma ha coperto nel 2017, con 4 milioni, anche per il servizio Happy Bus. Tutti gli altri comuni della Provincia hanno contribuito per un totale di 1milioni e 200 mila euro. SMTP avrebbe circa 7 milioni di debiti per fatture emesse e ancora in pagamento.

 

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