La rete come epicentro di ogni attività, un luogo virtuale all’interno del quale ricercare servizi di ogni genere. Nessuna notizia particolare visto che ormai si parla di una realtà consolidata già da tempo: chi ha bisogno di un servizio, qualunque esso sia, inizia sempre con l’andare ad interrogare il web. E spesso le risposte che arrivano sono quelle buone da prendere in considerazione.
Quando è iniziata questa tendenza, che è andata letteralmente a sovvertire i meccanismi di azione un tempo validi? Ormai da anni e con tutte le probabilità del caso, non si potrà tornare indietro facilmente. La rivoluzione multimediale è irrefrenabile e difficilmente arrestabile; l’unica cosa che si può fare è prendere atto di questo e cercare in tutti i modi di adeguarsi.
È quanto accade con tantissimi servizi di professionisti di ogni genere: quelli che un tempo venivano contattati soltanto tramite passaparola oggi vedono nel web un valido alleato per diffondere i propri servizi. Anche avvocati, architetti, commercialisti, notai ecc…
Professioni tradizionali che si sono delocalizzate in rete andando ad accorciare le distanze con l’utente finale. Si parla in particolare dei servizi legali, quindi tutto ciò che riguarda il lavoro di avvocato. Una professione che può essere declinata in molteplici sfaccettature e che oggi si va a ricercare tramite portali che mettono in contatto domanda ed offerta, ovvero cliente e professionista. È il caso ad esempio di Quotalo.it, una piazza virtuale dove professionisti di ogni genere, anche avvocati, promuovono i propri servizi con tanto di recensioni da parte di utenti che già ne siano venuti a contatto.
Quali sono i rami che vanno per la maggiore? Partiamo da un presupposto: sono soprattutto le città del nord Italia ad effettuare ricerche in rete per professionisti cui affidarsi. A Parma ad esempio si registrano tantissime ricerche in rete per avvocati divorzisti. Segno che i parmigiani sono particolarmente tecnologizzati o che hanno un discreto bisogno di supporto legale per divorzi?
Quale che sia la risposta del caso il fatto inconfutabile è che la rete rappresenta sempre più quella che un tempo era una agorà, per dirla in termini di Antica Grecia: ovvero un logo dove avviene al vita quotidiana e dove ci si incontra. In questo caso, anche per portare a termine affari e collaborazioni di tipo lavorativo. E se un tempo per gli avvocati, divorzisti o non, si richiedeva un approccio fisico per la scelta oggi il concetto è stato letteralmente soppiantato dalla rete: un primo contatto fisico non è poi più così importante.
