Spezia e dintorni – Ridiamo al calcio la sua dimensione

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“Terzi infame via da Spezia”. Questo il messaggio, da tifo bollente, che campeggia in giro per La Spezia.

Claudio Terzi, capitano dello Spezia, e’ accusato dai suoi tifosi di essere amico di D’Aversa e Faggiano, quindi, un “traditore”.

Questa scritta, sommata ai titoloni comparsi sui quotidiani locali Sabato a proposito dell’inchiesta della Procura Federale per alcuni messaggi inviati da calciatori del Parma a ex compagni in forza allo Spezia, costringono ad una riflessione. Anche due, se vi sommiamo gli inviti dei tifosi ai loro giocatori, nei giorni imminenti la gara a “non far festeggiare il Parma a casa nostra”.

Partendo dalla fine, parlano da sole le immagini, da sommare alle esultanze dei tifosi spezzini al pareggio – poi al vantaggio – del Frosinone.

 

Tornando al post-gara, ecco l’inchiesta per gli sms. Ceravolo avrebbe scritto “ci vediamo nei prossimi giorni”, più ambigui, per l’accusa, i messaggi di Calaió. “Non fatemi troppo male” – avrebbe scritto – smorzando i toni alcune ore dopo, proprio per paura di fraintendimenti. “Eravamo decimati e temevo di farmi male in chiave play off” – si sarebbe difeso il bomber.

Resta il fatto che un’indagine e’ in corso, ma i quotidiani locali Sabato hanno strillato, forse troppo e con dubbio gusto. Ricordiamo che la presunzione d’innocenza non è  un optional.

Infine, cio’ da cui siamo partiti, le minacce a Terzi. Il calcio e i suoi organi si dovrebbero forse preoccupare di ritrovare la giusta dimensione. Quella dello sport.

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