Traffico di droga: sequestrati beni per 500mila euro a un 45enne agli arresti domiciliari a Parma

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Nella mattinata di sabato ad Andria i Carabinieri hanno dato esecuzione a un sequestro beni, emesso dal Tribunale di Bari – Sezione III in funzione di Tribunale della prevenzione, su richiesta della
Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, nei confronti del pregiudicato Leonardo Losito, 45enne del luogo, detto “Leo u’ gruss” o “Panzù”, attualmente sottoposto agli arresti domiciliari a Parma.

Le indagini patrimoniali hanno avuto inizio a partire dal marzo 2017, alla luce dei precedenti penali e giudiziari da cui è gravato il Losito, i quali hanno fatto emergere l’estrema pericolosità sociale del soggetto, che aveva posto in essere condotte criminali dall’anno 2000 sino all’attualità. Dall’analisi del casellario giudiziario e dalle informazioni
di polizia, è emerso che l’unica attività e fonte di lucro a cui si dedicava con dedizione e costanza era stato lo smercio di sostanze stupefacenti. Significativa, nel soggiorno dell’abitazione, una gigantografia di Al Pacino tratta dal film “Scarface”.

Losito è stato ritenuto dalla magistratura barese organizzatore del mercato del narcotraffico andriese, all’esito del giudizio abbreviato è stato condannato a quattordici anni di reclusione.

Il sodalizio di cui faceva parte è stato attivo in tutto il nord-barese tra gli anni 2008-2012, riuscendo ad ottenere introiti dal mercato della droga di assoluto riguardo, al punto che ogni sodale riceveva uno stipendio fino ad anche 11 mila euro al mese. Il gruppo criminale, specializzato nello smercio di cocaina e marijuana è stato sgominato dai militari del Comando Provinciale dei Carabiineri di Bari nell’ottobre 2015, allorché 13 persone – tra cui anche Leo u gruss – finirono in carcere.

Gli accertamenti patrimoniali avviati nei confronti di Losito hanno evidenziato come lo stesso abbia nel tempo mantenuto un tenore di vita notevolmente superiore alle proprie reali possibilità economico-finanziarie e capacità reddituali, nonostante i modesti redditi dichiarati risultati al limite della soglia di sopravvivenza, facendo ritenere che le stesse fossero il frutto di attività illecite.

Il provvedimento ablativo odierno riguarda un appartamento di lusso, completo di arredi, impianti tecnologici e suppellettili, in zona centralissima di Andria, un conto corrente bancario e un’autovettura di grossa cilindrata, del valore complessivo stimato di circa 500mila euro.

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