Minacciò la moglie con un’accetta: condannato a tre anni

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Umiliazioni di ogni tipo, botte, cinghiate, insulti e comportamenti violenti. Un uomo di 48 anni è stato condannato a 3 anni di reclusione per maltrattamenti aggravati e lesioni.

Sei mesi fa l’uomo  aveva violato il divieto di avvicinamento all’ex compagna: la giovane donna era stata assunta dal 48enne come colf, poi era nata la relazione sentimentale.

Quasi da subito il comportamento del compagno è stato violento: botte e umiliazioni quotidiane, con la donna, incinta, buttata fuori casa nonostante la gravidanza.

Dopo la nascita della seconda figlia e l’arrivo della prima dalla Moldavia l’uomo ha continuato a picchiarla, l’ha presa a cinghiate e minacciata con un’accetta, lanciandole addosso una sedia, anche in presenza delle figlie piccolissime.

Dopo la chiamata ai carabinieri da parte dei vicini, sono iniziate le indagini, dopo le quali è scattato il divieto di avvicinamento, violato. Poi, il carcere.

 

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