Il caso del piccolo Benito Mussolini e del Tribunale di Genova: era una bufala

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E’ nato solo da un anno e mezzo, nella nostra città, da papà di origini romagnole ma nato a Parma, e mamma piemontese. Il papà fa Mussolini di cognome, il nonno materno era Benito, ed è socmparso poco tempo fa.

Il nome del figlio è stato scelto per assecondare il desiderio della nonna materna di dare il nome del marito a un nipote: quando il piccolo Benito è nato, a Parma, l’anagrafe non si è opposta al registrare “Benito Mussolini”.

E nemmeno il prete che lo ha battezzato. Ma quando la famiglia si è trasferita a Genova, sono nati i primi problemi, con la convocazione in Tribunale per cambiare il nome del bambino, o aggiungere almeno un secondo nome perchè Benito Mussolini offende bene pubblico e buon costume” – riporta la Gazzetta di Parma.

A giorni l’udienza, poi, la decisione. Ma i genitori paiono fermi sulla propria decisione, a memoria della famiglia, e non, del Duce.

La notizia, diffusa da una agenzia e pubblicata anche sui quotidiani nazionali, è risultata essere poi una bufala. Finta notizia diffusa, secondo alcuni giornalisti, da un avvocato già avvezzo a questo comportamento, tal Giacinto Canzona, già smascherato da Striscia la Notizia. Sue sarebbero le “bufale” della passeggera che avrebbe abortito dopo la vicenda della Costa Concordia. Il numero di telefono lasciato alle redazioni dei giornali poi corrisponderebbe anche al numero dell’avvocato che avrebbe divulgato anche la fake news dell’anziana dell’Aquila che nominò Berlusconi come suo erede per 3 milioni di euro. La prova certa che si tratti della medesima persona tuttavia mancano. 

 

 

 

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