Slot Machine vietate: la realtà di Parma e dell’Emilia

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Una mappatura delle zone in cui verrà vietato il gioco d’azzardo: la novità è stata resa obbligatoria già da inizio anno 2018 in tutta l’Emilia Romagna. Una stretta che nasce per apportare profondi mutamenti al meccanismo delle slot machine sul territorio. La novità è andata a toccare non soltanto i  gestori delle sale scommesse e delle sale con video slot machine ma anche i titolari di esercizi generalisti, quali ad esempio supermercati o tabaccherie, che hanno all’interno della propria attività macchinette varie per giocare.

Il tutto è diventato possibile grazie ad una delibera regionale che ha sancito la modalità applicative del cosiddetto “divieto dei 500 metri”: in sostanza non è più consentita l’apertura di sale giochi e scommesse o l’installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito entro una distanza di 500 metri da punti sensibili. In questa definizione sono incluse scuole, chiese, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali in ambito sanitario. Questa legge va a ricalcare un provvedimento già presente a livello nazionale e datato 2013 in base al quale era vietata l’apertura di nuovi centri scommesse e centri gioco con video slot machine nel raggio di 500 metri da questi luoghi. Ora, con la modifica dei mesi scorsi si è andati a rendere più stringente la norma.

In generale si parla di un giro di vite piuttosto evidente contro le postazioni fisiche di gioco che sta avendo il giusto contrappunto nella crescita dell’offerta scommesse e casino online. In pratica si gioca più su internet per tanti fattori: maggiore sicurezza, rapidità e facilità di fruizione, possibilità di giocare quando e dove si vuole, facilità di capire se l’operatore al quale ci si sta affidando è regolamentato oppure no.

Tornando a focalizzarci esclusivamente sul territorio di Parma, si sta parlando di un comune con circa 1 slot machine ogni 176 abitanti. Una media tutto sommato accettabile, non a caso nella regione Emilia Romagna la città di Parma si trova al terzultimo posto di questa classifica comandata da Piacenza. Buona parte di questi risultati è dovuta proprio agli impegni presi dal comune nella direzione sopra indicata.

Diminuzione sostanziale del numero dei punti di gioco presenti sul territorio che offrono le video slot machine; dimezzamento degli apparecchi in attività e maggiori controlli nel settore grazie anche all’utilizzo di tecnologie di videosorveglianza; o richiesta di documenti al giocatore. Ecco la ricetta vincente del comune di Parma per diminuire il numero di slot in città.

A beneficiarne è ancora una volta il gioco online come detto, che a livello nazionale e non soltanto nella provincia di Parma continua la sua ascesa imponente da mesi. Focalizzandoci sul 2017 ad esempio, l’Italia risulta essere uno dei paesi dell’Unione Europea in quanto a fatturato legato proprio al gioco d’azzardo. E in questa cornice a spiccare particolarmente è proprio il comparto del gioco su internet con riferimento ai giochi di video slot online. Oltre che più sicuri e più facili da fruire, i giochi in rete vengono visti come potenzialmente più remunerativi, nel senso che ci sono maggiori possibilità di vincere grazie a bonus e premi che risultano essere più alti rispetto ai corrispondenti del gioco fisico. In sostanza l’ampliamento e il miglioramento dell’offerta dei giochi di casino online dei concessionari italiani, unita all’evoluzione tecnica delle infrastrutture,  ha generato questo effetto tsunami in rete.

Nel concreto il sorpasso del gioco d’azzardo online rispetto all’offerta fisica ancora non c’è stato; ma secondo le previsioni prima o poi si arriverà ad una proposta scommesse e giochi di casino interamente virtuale, quindi multimediale. E su questa tendenza soffiano forte anche iniziative come quella intrapresa dal comune di Parma e, più in generale, dalla regione Emilia Romagna. Perché  andare a circoscrivere la proposta fisica di giochi altro non fa che aumentare l’attrattiva della rete sui giocatori.

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