Seconda udienza per Wally Bonvicini: folla di sostenitori, ascoltati i testi dell’accusa – VIDEO

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Seconda udienza venerdì mattina per Wally Bonvicini. Provata, dimagrita ma elegante e fiera, l’ex candidata sindaca di Parma, pioniera della lotta conto usura anatocismo signoraggio, ha risposto presente all’udienza che ha visto sfilare i testimoni dell’accusa.

A capo di un’associazione criminale che aiutava gli imprenditori ad evadere tasse e debiti con le banche portando i capitali all’estero, evitandone il sequestro secondo l’accusa, è finita in carcere dal 16 settembre dello scroso anno dopo le lunghe indagini della Guardia di Finanza.

Un sistema collaudato per dragare, attraverso conti esteri, patrimoni e conti correnti al fine di non pagare Iva, tasse, o di non rientrare finanziamenti accesi: questo, secondo la Procura di Parma, aveva creato la Bonvicini che oggi era presente in aula del Tribunale di Parma per la seconda udienza. Anche questa volta ad accoglierla decine di sostenitori, piccoli imprenditori, amici, persone aiutate dalla Bonvicini durante i contenziosi con le banche o il fisco che non hanno mancato di far sentire la loro vicinanza all’imputata, tentando di salutarla e avvicinarsi in aula ma allontanati dagli agenti penitenziari.

Visibilmente dimagrita, provata dai mesi di carcerazione, Bonvicini mantiene lo sguardo fiero. In aula si guarda intorno, è lei che con una occhiata e un cenno del capo cerca di rassicurare i suoi sostenitori. Sicura Wally Bonvicini nella sua lotta contro le Banche, le Procure e la Guardia di Finanza, sicura della sua innocenza.

Bonvicini è andata a giudizio immediato, unica in carcere. I suoi collaboratori – Sante Scian, Tom Vigini, Sauro Terzuoli, Barbara Oleari e Giuseppe Antoniazzi – tutti ai domiciliari. Stralciate alcune accuse, restano le più pesanti, come l’associazione a delinquere finalizzata all’evasione delle imposte e alla sottrazione dolosa ai provvedimenti del giudice. Stralciata la posizione di Serena Redditi, morta suicida lo scorso gennaio, per gli altri imputati il dibattimento è iniziato oggi, 27 aprile.

La difesa della Bonvicini si è vista accolta la richiesta di aggiungere 72 intercettazioni telefoniche tra le prove. Sentiti anche diversi testimoni dell’accusa, tra cui l’avvocato della collaboratrice Redditi, suicida dopo l’accusa della Procura.

 

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