Bus a fuoco a Riccò- Pezzuto (PU): “Tep dia risposte per la sicurezza di lavoratori e passeggeri”. Scarpa (PP): “Necessaria svolta del Comune su controllo”

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Fabrizio Pezzuto, consigliere comunale di Parma Unita- Centristi, torna sul tema Tep e sicurezza del parco mezzi dopo l’incendio scoppiato su una corriera per studenti a Riccò, Fornovo.

“In Gennaio, in Consiglio Comunale, le rappresentanze sindacali di TEP avevano denunciato una situazione molto grave in tema di manutenzione dei mezzi citando episodi preoccupanti avvenuti nell’ultimo periodo ed accendendo i fari su un problema che, evidentemente, aveva colpito tutti i consiglieri presenti. Lo stesso Assessore Ferretti aveva preannunciato una inchiesta interna per approfondire le denunce, inchiesta dei cui sviluppi, per la verità, nessuno ha avuto notizia.

La Dirigenza TEP si era affrettata a sminuire dichiarando che si trattava di problemi superabili e che era in corso un piano di investimenti e di rinnovo del parco mezzi che nel 2018 avrebbe fatto superare ogni difficoltà. Da tempo, come Parma Unita, siamo stati critici con questa dirigenza e con il Comune di Parma per quanto concerne la gestione del rapporto con TEP, vista più come una mucca da mungere prelevando degli utili, piuttosto che come un pilastro delle politiche del trasporto; abbiamo più volte sollecitato attenzione sulle condizioni dei mezzi, sulla sicurezza degli stessi  e sull’efficienza del servizio, ottenendo sempre alzate di spalle e minimizzazione dei problemi.

Oggi ci ritroviamo ad assistere con sgomento ed incredulità alle immagini dell’incendio dell’autobus sulla linea Parma-Fornovo frequentata dagli studenti e rileviamo che, probabilmente, solo per  un miracolo e per la prontezza di riflessi dell’autista, sia stata evitata una tragedia. Questo è solo l’ultimo di una serie di problemi e di episodi che i lavoratori quotidianamente denunciano e che ci inducono a guardare con preoccupazione al futuro di TEP e alle condizioni lavorative degli operatori e dei passeggeri e all’efficienza del servizio stesso.

Occorre che TEP dia risposte immediate alle richieste dei lavoratori e, nelle more delle procedure di acquisto di nuovi mezzi, utilizzi gli utili di bilancio tanto sbandierati per intervenire sulle manutenzioni urgenti. Non si nasconda la polvere sotto il tappetino per far vedere che tutto va bene e non si espongano a rischi i lavoratori e i passeggeri. E il Comune di Parma faccia la sua parte esercitando il proprio ruolo di socio e richiamando gli amministratori alle proprie responsabilità; non è possibile parlare di rivoluzione copernicana della mobilità utilizzando mezzi che cadono letteralmente a pezzi”.

Interviene anche il consigliere Paolo Scarpa, di Parma Protagonista, nonchè presidente della commissione sul controllo e garanzia delle partecipate comunali:

“Un autobus della Tep prende fuoco a Fornovo e la dinamica lascia pensare ad un guasto meccanico. Se la causa sarà confermata bisogna constatare che, purtroppo, non erano infondate le denunce di insicurezza e vetustà dei mezzi da parte dei rappresentanti sindacali nella commissione consiliare da me presieduta su Tep Smtp e servizio di trasporto pubblico locale del 23 gennaio scorso.

 In quella sede i lavoratori avevano resa pubblica una situazione di pericolosità derivante da condizioni precarie dei mezzi viaggianti che arrivano sino ad oltre quindici anni di esercizio.

Le risposte rassicuranti della dirigenza Tep si rivelano purtroppo in contrasto con quanto avvenuto oggi e con l’incidente del bus andato in fiamme a Fornovo, in cui solo la prontezza e la professionalità del personale viaggiante sembrano avere scongiurato danni alle persone.

Crediamo che sia necessaria una svolta da parte del Comune di Parma nel controllo di gestione della società Tep (di cui è socio al 50 per cento) e del servizio di trasporto pubblico locale, quanto mai urgente anche in relazione alle vicende legate al rinnovo mezzi, alla scelta di investire sul diesel, ai contenziosi incomprensibili con l’altra società partecipata di Comune e Provincia, Smtp SpA,  giunti sino al Consiglio di stato”.

 

 

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