Biotestamento (finalmente) legge- Dibattito a Parma con Beppino Englaro, padre di Eluana: “Dopo anni di lotte, una rivoluzione culturale”. Ecco come depositarlo al Comune di Parma

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In occasione della Giornata di mobilitazione per il biotestamento, a Parma, presso il Wopa, un incontro, dibattito e approfondimento per fare chierezza su questo strumento di diritto, appena diventato (finalmente) legge anche in Italia e in vigore dal 31 gennaio 2018. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Luca Coscioni in collaborazione con l’Associazione “LiberaMente Radicale” e Più Europa con Emma Bonino.

Presente Beppino Englaro presidente della Fondazione “Eluana Englaro”: padre di Eluana, la ragazza di 21 anni che si trovò costretta in un limbo di 17 anni, le venne negato il diritto di interrompere l’accanimento terapeutico, nonostante la profonda consapevolezza che la donna aveva mostrato ancora in vita sulla morte e l’accanimento terapeutico. Lo ribadisce più volte il padre, che ricorda il livello di consapevolezza di Eluana sulla questione, nonostante la giovane età aveva infatti chiarito la sua posizione sulla morte, dopo la tragedia di un amico, coinvolto in un incidente d’auto, e di cui aveva detto  e discusso con i genitori: “nella disgrazia è stato fortunato a morire subito“. Per far rispettare le sue volontà, si batterono con tutte le forze e i procedimenti legali possibili, i suoi gentori.

Hanno partecipato anche Nicoletta Paci, assessore alle Pari opportunità del comune di Parma e MarcoMaria Freddi, membro dell’Associazione Luca Coscioni e consigliere comunale di Parma per la lista civica Effetto Parma. Hanno moderato Claudia Olivotti, segretaria dell’Associazione “LiberaMente Radicale” e Luca Amadasi, referente a Parma di Forza Europa.

“L’approvazione del Testamento Biologico da parte del Parlamento Italiano è un’importante conquista di Libertà ma la lunga strada dei Diritti non si può fermare qui” spiegano i rappresentanti dell’associazione Luca Coscioni, che ricorda come sul loro sito si possano scaricare i moduli e informarsi sulla procedura da seguire per depositare il proprio biotestamento.

Per i comuni, con l’entrata in vigore della legge, non sussiste l’obbligo di istituzione di un nuovo Registro, ma solo di registrazione delle DAT ricevute in un apposito elenco, dopo averne verificato i presupposti di consegna. Con le DAT si può quindi esprimere oggi la propria scelta fornendo indicazioni sui trattamenti sanitari con cui potrai essere – o non essere – sottoposto. Indicazioni importanti nel caso eventuale e futuro in cui non fossi in grado di esprimere, attraverso il diritto al consenso informato oggi. Il biotestamento può essere redatto di proprio pugno ma deve essere trasformato in “atto pubblico” presentandolo a un funzionario pubblico ufficiale o da un notaio. Presso il Comune di Parma è possibile ricevere ogni informazione, vedersi validato il documento e infine depositarlo rendendolo valido. Il Comune di Parma è stato precursore dei tempi e della legge, attivando nel 2013  il Registro dei Testamenti Biologici per i cittadini di Parma a cui si sono iscritti in quasi 50 persone.

Come fare a Parma? Lo spiega l’assessora alle Pari Opportunità, Nicoletta Paci.

Ha aperto il dibattito Luca Amadasi referente di Forza Europa: “In europa 15 paesi hanno il testamento biologico e 14 no. L’eutanasia invece e’ legge in solo 4 paesi che devono sottostare a regole rigide stabilite dalla Convenzione di Oviedo. In Francia esiste la possibilità di redigere il testamento biologico ma il medico non è tenuto a rispettarlo in osservazione delle leggi locali. Forse c’è bisogno di una legge europea che valga per tutti e bypassi le diverse normative locali”.

“Parma ha avuto 44 adesioni per ora all’iniziativa spontanea del Comune per un registro per il testamento biologico, ma con l’arrivo della legge nazionale tutto questo è superato e da oggi è possibile scaricare un modulo da far autenticare in comune per poter decidere legalmente quali cure scegliere in caso di gravi condizioni sanitarie” spiega Nicoletta Paci assessore alle Pari Opportunità del Comune di Parma.

Marco Maria Freddi, sottolinea invece l’importanza civile della nuova legge 219 che permette ai cittadini di dare indicazioni preventive su ciò che si desidera fare della propria vita in caso di emergenza senza la possibilità di pronunciarsi. “Il biotestamento e’ uno strumento per far rispettare le nostre volontà anche quando non saremo più in grado di esporle, e forse oggi l’Italia è un paese un po’ più civile perché vivere liberi significa anche decidere come morire. Questa amministrazione prosegue con una forte volontà di tutela dei diritti civili e istituirà una serie di incontri su temi delicati che riguardano la coscienza dei cittadini”.

Beppino Englaro, papà di Eluana, giovane vittima di incidente stradale senza speranza lasciata in ‘non morte’ come specifica l’uomo, che racconta poi la lunga vicenda diventato  caso politico: “Per troppi anni siamo stati cani randagi che abbaiavano alla luna senza interlocutori. Ora finalmente questa legge permette una rivoluzione culturale in questo paese lasciando al singolo la possibilità di scegliere fino a dove spingere l’accanimento terapeutico che non restituisce una vera vita ma solo la mera somma di parametri scientifici che non contemplano un’autonomia e una reale capacità di sopravvivenza dignitosa. Lasciar scegliere che la morte accada è un atto di rispetto nei confronti della vita di ciascuno, e ognuno ha il diritto di decidere per se stesso”

Beppino Englaro ricorda poi la tragica vicenda di sua figlia che non si è conclusa con la morte della ragazza, nel 2009, ma è proseguita per anni in Tribunale per veder riconoscere il diritto sacrosanto di auto determinare come vivere e quindi anche come morire.

 

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