Il meccanico lo faceva davvero, un 62enne parmigiano, ma ormai era andato in pensione. Però a San Pancrazio, in un capannone in Via Zanardelli, occultato con alcuni teli neri e occupato per metà, senza insegna all’esterno, aveva aperto un’officina abusiva, che lavorava a pieno ritmo.
Quando i carabinieri a seguito di alcune segnalazioni, si sono presentati per un’ispezione hanno trovato il proprietario che lavorava ad un’auto, issata su un ponte, senza dipendenti attorno: si è giustificato dicendo di farlo per hobby.
Ma dalle verifiche è risultato come lo facesse a tempo pieno, chiedendo 20 euro all’ora contro i 35/40 dei “competitor regolari”.
Il 62enne è stato denunciato per esercizio abusivo della professione e per non aver iscritto l’autofficina al registro imprese di Parma, inolte, per una gestione non corretta dei rifiuti speciali: gli è stata comminata una multa da 10 mila euro, oltre ad altri 10mila euro da versare all’INPS ed al sequesro delle attrezzature.
Anche la proprietaria dell’auto in assistenza è stata multata: 86 euro.
