Elezioni e titoli di Stato, il parere di SSGA

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Le elezioni italiane, a differenza di quanto accaduto nel resto d’Europa, si sono trasformate in un’occasione d’oro per l’affermarsi dei movimenti populisti. Dopo le sconfitte in Francia, Germania e nei Paesi Bassi, infatti, le urne hanno restituito un plebiscito di voti per Lega e Movimento 5 Stelle. 

L’ultima chance per gli analisti 

Secondo Antoine LesnéResponsabile Strategia e Ricerca EMEA di SPDR ETFs (State Street Global Advisors), in un commento di poco precedente alla giornata in cui gli italiani sono stati chiamati alle urne, “le elezioni italiane potrebbero essere l’ultima chance per i movimenti populisti dopo le sconfitte in FranciaGermania e Paesi Bassi. Resta aperta la questione se la coalizione di centro-destra, in testa prima dell’entrata in vigore del silenzio sui sondaggi, sia in grado di ottenere la maggioranza”. I risultati hanno confermato la prima parte di questa considerazione, smentendo in parte la seconda. Infatti, a trionfare più che il centro-destra è stata la Lega di Matteo Salvini, in linea con il trionfo dei populismi.

Background: debito italiano e politica

Per SSGA, “gli eventi politici in Europa hanno sempre portato a un aumento dello spread BTP/Bund”. I rendimenti dei BTP e lo spread hanno sempre reagito agli eventi nazionali di tipo politico. Per saperne di più sulle quotazioni BTP è bene approfondire grazie agli articoli dedicati del portale Fissovariabile. Di solito, in occasione delle elezioni politiche, lo spread tende ad ampliarsi perché il sentiment di mercato favorisce il bund quale bene-rifugio. In termini di rendimenti, quelli dei BTP si sono progressivamente ridotti a mano a mano che la ripresa sincronizzata globale ha preso piede. Negli anni scorsi, la situazione in Grecia ha causato un picco nei rendimenti, mentre gli eventi successivi hanno portato a reazioni più moderate. Da inizio 2017 il rendimento dei BTP è rimasto all’interno di un range limitato. Oggi, con la ripresa economica in atto, anche il contesto europeo mostra segni di miglioramento, gli investitori ritengono infatti che la BCE abbia imparato la lezione dalla crisi del debito greco e che possa intervenire in caso di pressioni sul debito italiano.

Le idee degli analisti sull’impatto sui titoli

Mentre l’Italia sconta ancora, a circa venti giorni dal voto, una forte incertezza politica, l’idea degli esperti di SSGA prima del voto era quella di un riflesso diretto dei risultati delle urne sui titoli di Stato italiani. “Dagli ultimi sondaggi prima del periodo di blackout è emerso che la coalizione di Centro-Destra è favorita e, – scrivevano gli analisti – se ottenesse una maggioranza netta, potrebbe evitare un lunghissimo processo di trattative simile a quanto avvenuto in Germania. Il consensus di mercato stima che una coalizione di Centro-Destra avrà un impatto minimo sullo spread BTP/Bund. Un risultato differente poterebbe a un lungo periodo di trattative tra i partiti per riuscire a formare un Governo. In questo periodo potremmo assistere a una reazione dello spread BTP/Bund. Il peggior risultato per i rendimenti e lo spread sarebbe la formazione di una coalizione formata dai partiti minori, un’eventualità che sembra poco probabile”. In realtà sembra questo lo scenari che va delineandosi dopo il 4 marzo.

Gli effetti sull’azionario italiano

Un Governo a guida dei partiti considerati minori prima delle elezioni, infatti, avrebbe un impatto negativo sulle azioni europee. “Durante la campagna elettorale non ci sono state particolari polemiche anti-Euro, ma se dovessimo assistere a un’inversione di tendenza, il rischio del populismo europeo potrebbe tornare in auge, proprio come è successo dopo il voto per la Brexit e durante la campagna elettorale di Le Pen, prima delle elezioni francesi dello scorso anno. La volatilità potrebbe impattare in particolare sul settore bancario, che rappresenta il 28 per cento dell’indice FTSE MIB, ed è il più vulnerabile alle fluttuazioni della fiducia nell’economia e a quella dei consumatori, oltre che alla performance dei titoli di stato. In generale, ci aspettiamo che gli investitori prestino una particolare attenzione alla ripresa economica dell’Eurozona e alla natura ciclica dei numerosi settori che stanno supportando il momentum positivo degli utili e il mercato azionario”.

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