Caso Laminam- A Borgotaro si riprende il dialogo: aperti a non istituzioni e monitoraggio continuo. Gli esiti del tavolo tecnico

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Caso Laminam – Controlli in continuo delle emissioni della ditta, un percorso sanitario dedicato, nuova strumentazione e un Tavolo tecnico partecipato sono le novità emerse dall’incontro svoltosi ieri a Parma.

Comune di Borgo Val di Taro, Ausl, Arpae, Comitato L’aria del Borgo e Legambiente, insieme alla Regione Emilia-Romagna, hanno ripreso mercoledì 21 marzo il dialogo in occasione dell’incontro del Tavolo tecnico, con l’obiettivo comune di acquisire più informazioni e garantire risposte ai cittadini, che da più di un anno segnalano disagi e malesseri imputabili alle emissioni odorigene.

All’incontro hanno partecipato tra gli altri l’assessore alle Politiche ambientali della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo; il sindaco di Borgo Val di Taro, Diego Rossi; il direttore generale di Arpae, Giuseppe Bortone; il direttore del Distretto “Valli Taro e Ceno” dell’Ausl di Parma, Gianluca Pirondi; il direttore della Sezione Arpae di Parma, Eriberto de’ Munari; il direttore della Sac Arpae di Parma, Paolo Maroli; il responsabile Ambiente e Salute del Servizio prevenzione collettiva e Sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna, Paola Angelini; la rappresentante di circolo Legambiente Alta Val Taro, Elena Borgatti; il presidente e il consigliere del Comitato L’Aria del Borgo, rispettivamente Marco Cacchioli e Daniele Uboldi.

Dall’incontro, molto partecipato, è emersa la necessità di condividere sempre più scelte e azioni, cercando di coinvolgere e valorizzare le diverse figure professionali (istituzionali e non) che nell’anno appena trascorso si sono spese per cercare di risolvere il problema delle criticità sanitarie e ambientali emerse a Borgo Val di Taro.

“Per la Regione – ha affermato l’assessore all’ambiente Paola Gazzolo – la priorità è la salute dei cittadini. Nell’anno trascorso tanto è stato fatto, ora conosciamo meglio il problema e siamo riusciti a limitare gli effetti negativi delle emissioni sull’ambiente e la salute. Ma questo non basta: la criticità non è stata ancora superata. Come Regione mi impegno a destinare nuove risorse, anche per acquisire strumentazione idonea a migliorare la conoscenza del fenomeno, valutandone insieme la tipologia e la collocazione, ma mi impegnerò personalmente affinché cambi il rapporto tra istituzioni e cittadini e torni la fiducia: solo con la partecipazione e la condivisione delle azioni giungeremo alla soluzione. Per questo propongo l’istituzione di un Tavolo tecnico partecipato, che riunisca le migliori professionalità disponibili, sia tra le istituzioni sia in rappresentanza dei cittadini, attraverso il quale ogni attività venga esaminata, decisa collegialmente e riportata alla cittadinanza in incontri pubblici periodici”.

 

Tra le novità emerse dal Tavolo, immediatamente operative, la prima riguarda gli aspetti sanitari. L’Azienda Usl ha definito, in accordo con i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta del distretto Valli Taro e Ceno, un percorso gratuito e dedicato per assicurare approfondimenti diagnostici a favore dei cittadini con reazioni di tipo irritativo. Nel dettaglio, il medico di famiglia e il pediatra di libera scelta, se lo riterranno necessario, potranno attivare una consulenza con colleghi specialisti in allergologia, otorinolaringoiatria e dermatologia, per valutare insieme l’opportunità di sottoporre a ulteriore visita il paziente. Questo intervento ha la duplice finalità di perfezionare il monitoraggio delle segnalazioni dei cittadini, acquisendo se necessario informazioni più approfondite e tempestive.

“Questo percorso – ha spiegato il direttore del distretto Valli Taro e Ceno dell’Ausl di Parma Gianluca Pirondivuole essere un segnale concreto di attenzione ai cittadini di Borgo Val di Taro, che non è mai mancata. E’ corretto e doveroso che il Servizio sanitario si impegni per dare risposta alle domande di salute dei propri assistiti e alle preoccupazioni espresse in più occasioni. In questa specifica circostanza è fondamentale che i cittadini ci aiutino a comprendere i bisogni, in modo puntuale e oggettivo, affinché gli interventi del Servizio sanitario siano più efficaci”.

La proposta dell’Ausl è stata accolta, e successivamente all’avvio del percorso sanitario il Comitato L’aria del Borgo proporrà l’inserimento, tra gli specialisti, di medici di fiducia: un otorinolaringoiatra e un rappresentante dell’Associazione medici per l’ambiente (ISDE Italia), nonché la presenza di un pediatra di Comunità, affinché questo possa valutare direttamente e in tempo reale gli eventuali malesseri manifestati dagli alunni delle scuole.

Un secondo intervento annunciato, già definito dalla Conferenza dei servizi nel mese scorso, prevede l’installazione da parte della ditta Laminam di sistemi di monitoraggio in continuo a camino delle sostanze emesse nell’aria. Il monitoraggio – illustrato dal direttore della Sezione Arpae di Parma Eriberto de’ Munari – riguarderà l’acido cloridrico e gli ossidi di zolfo nonché, come richiesto da Arpae, le SOV totali (Sostanze organiche volatili). La strumentazione dovrà essere operativa in giugno, e la relativa proposta tecnica della Ditta presentata e valutata entro aprile dalla Conferenza dei Servizi.

Il monitoraggio in continuo ai camini si aggiungerà agli attuali controlli a campione, che continueranno ad essere garantiti da Arpae e dalla Ditta stessa.

Sempre entro aprile, come previsto dalla Conferenza dei Servizi del 6 marzo scorso, la Laminam installerà una centralina meteo dedicata per monitorare i principali parametri meteo, velocità e direzione del vento.

“Le proposte del Tavolo partecipato, del nuovo percorso sanitario e del monitoraggio in continuo vanno nella direzione richiesta dal Comune – ha dichiarato il sindaco Diego Rossi – da sempre impegnato a tutelare la salute e l’ambiente del territorio borgotarese. Con la partecipazione e l’auspicabile superamento delle “ruggini” che nel tempo si sono sedimentate – anche per colpa nostra – potremmo raggiungere il comune obiettivo della sicurezza sanitaria e ambientale e di serenità sociale”.

Da parte del Comitato L’Aria del Borgo, per voce del presidente Marco Cacchioli, è arrivata chiara la richiesta di stralciare – e non solo sospendere – la seconda fase autorizzatoria alla Laminam, che consentirebbe, se riattivata, di passare dall’attuale produzione massima di 230 tonnellate giorno, a 460, anche alla luce del fatto che non si conosce esattamente la reale produzioni in essere, e che i filtri a carboni attivi installati non stanno dando i risultati previsti sulla carta. Il Comitato ha inoltre invitato le istituzioni di stimolare la ditta Laminam a proporsi per la VIA volontaria (Valutazione di impatto ambientale), alla luce delle criticità emerse successive all’avvio delle attività autorizzate e di dedicare tutti gli sforzi necessari ad acclarare gli effetti sanitari del problema, in particolare nelle fasce più deboli della comunità. Inoltre, per voce del referente scientifico del Comitato, Daniele Uboldi, è stata sottolineata la necessità di un approccio sistemico che contempli gli aspetti sanitari, ambientali ed economici che il problema sta cagionando alla Valtaro.

Da parte di Legambiente, per voce della rappresentante dell’Alta Val di Taro Elena Borgatti, la richiesta è stata quella di valutare l’attivazione del principio di precauzione, cioè di sospendere in attesa di verifiche l’attività produttiva della Laminam, in considerazione del fatto che benché la normativa sulle emissioni sia rispettata, le segnalazioni di malessere sono ancora considerevoli. Legambiente ha anche chiesto l’inserimento di uno specialista di malattie legate a sostanze inquinanti tra i medici del nuovo percorso sanitario, nonché annunciato un prossimo convegno sul tema con la partecipazione dei medici dell’ISDE.

Tra gli interventi, anche quello della rappresentante della sanità regionale Paola Angelini, che oltre a sostenere la decisione di avviare un percorso più condiviso per valutare gli aspetti sanitari, ha annunciato la disponibilità da parte dell’Istituto superiore della Sanità, nella persona del direttore del Dipartimento Ambiente e Salute, Eugenia Dogliotti – contattata a seguito della Conferenza dei Servizi del mese scorso – per un ulteriore supporto tecnico, proposta questa condivisa dai partecipanti al Tavolo.

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