Borgotaro- Emissioni cancerogene? Laminam risponde ai medici: “Rispettiamo i limiti di legge. Quantità determina pericolosità”

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Foto di Valtaro Club

Continuano gli scontri a Borgotaro tra Laminam, azienda produttrice di ceramiche, e alcuni residenti del paese montano che, dopo aver accusato sintomi di irritazione per i gas emessi dalla fabbrica, chiedono chiarimenti. A rispondere Ausl e Arpae che, in una relazione, avevano dichiarato “non tossiche” le emissioni analizzate nell’ultimo anno. A chiedere più trasparenza però i cittadini del comitato volontario Aria del Borgo.

L’appello alla ditta Laminam era arrivato nei giorni scorsi anche da parte dei medici di ISDE, quando in una lettera aveva scritto che “ci sono possibili effetti cronici che possono svilupparsi nell’esposizione alle numerosissime sostanze emesse dai camini della Laminam, sostanze solo parzialmente identificate”. (La lettera integrale qui:lettera-aperta-laminam-1)

Ora la risposta arriva da Laminam:

Con riferimento alla lettera del 15 marzo scorso a firma del dott. Edoardo Bai e del dott. Roberto Romizi, rispettivamente Direttore e Presidente nazionale dell’associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia, LAMINAM S.p.a. ritiene opportuno chiarire alcuni elementi di grande importanza per una corretta informazione.

Riferire che Laminam S.p.a. emette in atmosfera sostanze nocive, omettendo di indicare che tali emissioni rispettano i limiti imposti dalla legge, offre una visione quantomeno parziale, se non apertamente distorta, della situazione concreta. “L’azienda emette sostanze odorigene e fortemente irritanti creando grave disagio al vicinato“, dichiara la lettera dell’ISDE Italia. Vale la pena chiarire che tali emissioni odorigene, come ha rilevato Arpae, “dopo l’installazione dei filtri a carbone, si sono ridotte di molto, passando da 19mila e 1.600 unità odorigine“.

Il fatto che le emissioni dell’impianto di Borgo Val di Taro siano “fortemente irritanti” non è stato per ora confermato da alcun ente. Mentre aspettiamo con fiducia e profondo rispetto gli esiti degli accertamenti da parte della Magistratura, in oltre 65 ispezioni totali da parte di Arpae e Ausl è stato invece confermato che l’azienda rispetta i limiti imposti dalla legge vigente e non sono emersi elementi che possano essere correlati a potenziali danni per la salute della popolazione: “tutti i prelievi eseguiti alle emissioni in atmosfera del forno di cottura della ditta Laminam dopo la data del 2 febbraio 2017 (oltre 300 parametri controllati in 10 diversi giorni per 33 sostanze inquinanti), sono ad oggi risultati in regola con l´Autorizzazione in possesso della Ditta ed entro i limiti previsti dalla normativa” (Arpae, 2 marzo 2018).

Il riferimento alle quantità di sostanze con cui le persone entrano in contatto è fondamentale per definirne l’effettiva pericolosità. Solo per citare due esempi, vale la pena ricordare che i veicoli che guidiamo ogni giorno emettono ad esempio benzene, sostanza di cui è accertato l’effetto cancerogeno ma solo a dosi elevate, tanto che negli ambienti di lavoro queste esposizioni non si riscontrano più da oltre 60 anni.

Anche riferendosi, come fa ISDE Italia, alle valutazioni di cancerogenicità periodicamente rilasciate dalla IARC(Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), è utile ricordare che secondo tale agenzia i prodotti a base di carne conservata (come i salumi, che costituiscono una eccellenza produttiva della nostra regione) sono stati dichiarati cancerogeni accertati per l’uomo (Gruppo 1) ma perfino per le sostanze cancerogene, a dosi basse corrispondono rischi (posto che esistano) talmente piccoli da non essere misurabili.

Laminam S.p.a. continua a esprimere il massimo rispetto per l’impegno di tutte le parti a tutela del benessere e della sicurezza dei cittadini e conferma la piena ed effettiva disponibilità a collaborare con tutte le istituzioni competenti, come ha sempre fatto fino ad oggi quotidianamente, con l’impegno di mantenere elevati standard di compatibilità ambientale e di eccellenza produttiva. Impegno che, a oggi, ha portato Arpae a dichiarare (23 febbraio 2018) che “la qualità dell’aria a Borgo Val di Taro è buona e non esistono particolari pericoli per la salute”.

Laminam S.p.a. auspica dunque che il dibattito attorno alla sua attività produttiva possa essere condotto nei diversi ambiti di competenza attraverso informazioni sempre complete e dotate di concreto fondamento.

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