Resa dei conti nel PD locale, tutti contro tutti..e rispunta Rutigliano: “Si dimetta Calvano”

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Massimo Rutigliano, avvocato, ex assessore nella giunta Lavagetto, nel dicembre 2015 aveva chiesto al Pd di fare le primarie per la scelta del candidato sindaco, con tutto l’intento di parteciparvi. In area PD seppur a tratti ironicamente, orgogliosamente e/o rabbiosamente dissidente, con sottile ironia commenta i risultati elettorali. E chiede le dimissioni del segretario regionale del PD Paolo Calvano.

Dicevamo delle primarie… Poi, andò diversamente tra lotte intestine tra le correnti e la candidatura, obtorto collo, di Paolo Scarpa, che la tessera del PD nemmeno la ha mai avuta.

Ora nemmeno Rutigliano formalmente la ha più, ma è, e resta, un uomo di area Dem, profondamente di sinistra, forse ancora in fondo (molto in fondo) speranzoso in una riformaugualesalvezza del Partito Democratico.

E come un innamorato disilluso e giocoso ma pure incavolato, se non altro per gli esiti delle elezioni politiche, lancia frecciate al fulmicotone, ironiche ma pungenti come nel suo stile, direttamente sui social network.

La prima, è su quanto hanno detto le urne: 

“ATTILA: SUGGERIMENTI POST VOTO

Confido in un bel governo M5S-LEGA con questi modesti accorgimenti:

1) chi li ha è bene che porti un pò di soldi all’estero (se fatto ufficialmente si può) per metterli al riparo dal “rischio Grecia” che si materializzerà tra 2-3 anni;

2) continuare a vivere e lavorare in Italia (è un paese meraviglioso) rivendicando da subito la tassazione al 23% (a fine legislatura sarebbe una presa per i fondelli) avendo l’accortezza di fare regolarmente quanto sub 1) a seguito del risparmio fiscale;

3) chi ha figli maggiorenni deve rivendicare da subito il reddito di cittadinanza;

4) i pensionati debbono da subito rivendicare l’aumento delle pensioni.
L’effetto Grecia è garantito ma ci facciamo 2-3 anni alla grande…se negli anni successivi non crescerà più l’erba…pazienza”.

“Ovviamente scherzo…per non perdere il sorriso…”- aggiunge. “I commenti seri sul voto…più avanti…ma intanto non sarebbe male interrogarsi sui perchè del successo di Zingaretti nel Lazio”.

Poche ore dopo, rincara la dose e chiede le dimissioni del segretario regionale di ciò che resta del PD, già ridotto a pezzettini, Paolo Calvano.

“GAP INFORMATIVO: qualcuno mi informa se, in ipotesi, si è dimesso il segretario regionale del PD Emilia Romagna dopo la debacle elettorale in quasi tutta la Regione? Lo chiedo perchè guardare solo verso Firenze-Roma sarebbe miope. Secondo me se non si riparte dai territori vuol dire che si è capito poco o nulla…mi sembra di averlo detto già nel 2016 e nel 2017 ma io di politica capisco poco!!!” – scrive Rutigliano.

Poi, in un commento, aggiunge: “….Vediamo se davvero nel PD hanno voglia di cambiare…anche a costo di pestare qualche piede…oppure se prevarrà la logica del stiamo fermi buoni e zitti e vediamo quel che succede…cambiare si può…”.

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