Elezioni CCV 2018: hanno votato il 2,54% degli elettori, in Oltretorrente più alta partecipazione

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Si sono chiuse le elezioni per i cittadini consiglieri volontari di Parma. Quest’anno tutti i quartieri (13) hanno eletto i loro rappresentanti attraverso il voto on-line.

La partecipazione resta bassa, hanno espresso la loro preferenza solo il 2,54% degli aventi diritto: la percentuale però sale rispetto alle scorse elezioni, del 2015, attestata al 1,75%.

Hanno votato in 4.211 (2220 donne e 1991 uomini) su 165.871 potenziali elettori.

Nel quartiere Oltretorrente si vede la più alta partecipazione cittadina, poco più di 500 persone hanno votato, il 7,19% degli elettori. Quartiere del resto sotto agli occhi della cronaca per i continui arresti per spaccio, fino a spingere i cittadini a creare un comitato volontario Oltretutto Oltretorrente per richiamare i residenti a riprendersi il quartiere.  Segue per livello di partecipazione Vigatto con il 5,95% degli elettori votanti.

La più scarsa partecipazione arriva dai quartieri Cortile San Martino (0,82%), San Pancrazio (1,41%), Montanara(1,40%).

A breve verranno pubblicati i nomi degli eletti sul sito del Comune, già noti tuttavia le preferenze per ogni singolo candidato.

Il 22 febbraio verranno validate le cariche.

2 Commenti

  1. Silvio Zapparoli
    Associazione culturale Forza Civica Parma

    http://www.forzacivica.it

    LE “CURIOSE” ELEZIONI DEI CCV DEL COMUNE DI PARMA

    Il 14 Febbraio, San Valentino, festa degli innamorati, era anche la chiusura delle elezioni per i CCV (Consigli dei Cittadini Volontari) del Comune di Parma, ma mentre la festa degli innamorati nella maggioranza dei casi sarà stata una giornata felice, addolcita da fiori e scatole di cioccolatini, per i CCV non è stata esattamente la stessa cosa.
    Il motivo è semplice, ci è stato segnalato che si vota solo online (da computer sulla pagina del Comune, o presso altri enti preposti oppure scaricando e installando una app sul proprio smartphone) e questo a nostro avviso è una “barriera architettonica” (concedeteci il paragone) per tutte quelle persone che non hanno dimestichezza con la tecnologia.
    Inoltre il sistema fa acqua da tutte le parti, soprattutto una… l’autenticazione: vengono chiesti i propri dati anagrafici (cognome, nome, numero e data di rilascio della carta d’identità), si clicca sul pulsante “autenticami” e viene richiesto un indirizzo email a cui verrà inviato un codice alfanumerico chiamato “Token”.
    Una volta fatto questo si aspetta qualche minuto e arriva una email che dice:
    “Gent.le Elettore/Elettrice, a seguito della sua richiesta, le comunichiamo il token per il voto on line dei Consigli dei Cittadini Volontari (TOKEN: XXXXXXX). Il token potrà essere utilizzato una volta sola per confermare il voto espresso ed è associato al voto, ma non al nominativo dell’elettore, pertanto il Comune di Parma non sarà in grado di recuperarlo nel caso venisse perso. In tal caso, se il voto non fosse stato ancora espresso, potrà essere richiesto un nuovo token con la medesima procedura. Al termine delle elezioni tutti i voti con i relativi token saranno pubblicati. Sarà possibile così verificare la correttezza della registrazione del proprio voto”. Questa la mail di conferma dell’avvenuto voto da parte del Comune di Parma.
    A questo punto nella pagina web per le elezioni si scrive il codice, si clicca VOTA e appare una scheda con i propri dati e il quartiere di appartenenza nonché l’elenco dei candidati. Si clicca sulla casella a fianco del candidato prescelto e il gioco è fatto.
    Se poi viene anche richiesto di poter ottenere una sorta di ricevuta di votazione, arriva una seconda email che dice: “Con la presente le confermiamo che il suo voto è stato registrato correttamente!
    Al termine delle elezioni tutti i voti con i relativi token saranno pubblicati potrà così rivedere la registrazione del suo voto utilizzando il Token è: XXXXXX “, conclude il Comune di Parma.
    Ma attenzione, ci segnalano di soffermarci sulla parte: “i relativi token saranno pubblicati”.
    A questo punto i cittadini si chiedono: ma gli indirizzi email?
    Ed è qui che scatta l’inghippo: è possibile votare per più persone con lo stesso indirizzo email!
    Ci spieghiamo meglio: se ad esempio noi avessimo una lista di cittadini con i loro dati richiesti come sopra (ad esempio una copia delle sottoscrizioni per le liste elettorali dello scorso anno) potremmo benissimo sederci davanti a un computer e, con santa pazienza, votare al posto loro.
    Nome e Cognome li abbiamo, numero e data di rilascio della carta d’identità pure, per la email a cui viene inviato il famoso “token” usiamo sempre la nostra e siamo a cavallo.
    Ora… viene sbandierato ai quattro venti che, come comunicato dal Comune di Parma in data 9 Gennaio 2018 sul proprio sito che “Andremo a rieleggere organismi “cerniera” tra amministratori e cittadini, che sono apartitici e apolitici, dove ciò che conta è solo la volontà di non essere indifferenti ai luoghi di vita e di attività, ma di impegnarsi per il loro benessere e per il loro decoro”.
    Sì… apolitici e apartitici… avete letto bene.
    Ma un dubbio si insinua in noi: e se i vari gruppi politici di Parma che hanno partecipato alle elezioni comunali del 2017 prendessero una copia delle proprie sottoscrizioni di lista, con i dati anagrafici sopra citati, e si preoccupassero loro stessi di votare in massa delle persone di loro gradimento?
    E’ una operazione plausibile, fattibile, organizzabile. Proprio per questo motivo auspichiamo che vengano fatti i controlli del caso per legittimare gli eletti e togliere qualsiasi dubbio sulle procedure.
    Ci sono state riportate voci, sicuramente da verificare, molto poco entusiaste di questo sistema di elezione dei CCV ,poco trasparente e non alla portata di tutti, in particolar modo di quegli esponenti del mondo civico (e non rappresentanti politici) che avrebbero tanto da dire per il loro quartiere senza interessi o ambizioni di altro tipo, se non quello di garantire sicurezza e decoro come a tutti del resto dovrebbe essere garantito. Auspichiamo che in un futuro, tutti insieme, potremmo sederci intorno a un tavolo e studiare meglio il modo per poter applicare uno strumento assai utile, se utilizzato bene.

  2. Non condivido le critiche poiché si poteva andare di persona nei luoghi (tanti) indicati e comunque per chi non aveva il computer o era in difficoltà era possibile appoggiarsi a conoscenti.
    Bisogna invece riconoscere al Comune una comunicazione decisamente migliore rispetto alla precedente (2015).

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