Parmalat: improcedibile causa da 1,8 mld contro Citigroup, “Faremo ricorso”

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Il giudice del Tribunale di Milano, Vincenzo Perozziello, da ragione a Citigroup contro Parmalat. Accolta un’eccezione presentata dai legali del gruppo e dichiarata l’improcedibilità della causa con cui Parmalat ha chiesto alla banca americana un risarcimento da 1,8 miliardi di euro per danni legati al crac dell’azienda di Collecchio. Improcedibilità dovuta anche al fatto che la stessa causa era stata giudicata, a sfavore di Parmalat, negli Stati Uniti. Il giudice ha disposto anche che Parmalat e le allora società del gruppo coprano le spese legali a coloro che sono stati citati in giudizio per un importo complessivo di circa 250 mila euro.

PARMALAT RITIENE INGIUSTA LA SENTENZA E PROMETTE APPELLO- “Parmalat ha preso atto della decisione del Tribunale di Milano – scrive in una nota Parmalat – che, in accoglimento di un’eccezione preliminare sollevata dai convenuti relativa al giudicato formatosi nel noto procedimento americano conclusosi nel 2012, ha dichiarato l’improcedibilità del giudizio risarcitorio instaurato dalla società nei confronti di ex funzionari e di talune società del gruppo Citibank. Parmalat presenterà appello contro tale sentenza, ritenendola erronea e ingiusta. Il giudizio è stato intrapreso da Parmalat successivamente alla definizione con patteggiamento del procedimento penale, nel quale Parmalat era costituita parte civile, promosso su impulso della Procura di Parma nei confronti di ex funzionari di società del Gruppo Citibank rinviati a giudizio per plurime fattispecie di concorso in bancarotta fraudolenta; le società del Gruppo Citibank rivestivano la qualifica di responsabile civile rispetto alle attività poste in essere dai loro dipendenti”.

 

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