Borgotaro- Caso Laminam, entra in scena la “memoria olfattiva”: ma le segnalazioni continuano

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Foto di Valtaro Club

Una nuova relazione di Ausl riaccende i toni sul caso Laminam di Borgotaro. Le emissioni maleodoranti che sono tornate a farsi sentire negli ultimi mesi, sono frutto di una “memoria olfattiva”, collettiva? “Siamo tutti degli psicopatici?” si chiedono ironici i borgotaresi sui social, rispondendo a chiare lettere che non ci stanno, questa non è la risposta che i cittadini chiedono da più di un anno sul caso “puzza” di Borgotaro.

La relazione di Ausl spunta fuori durante l’ultimo consiglio comunale dove il sindaco Diego Rossi risponde all’interrogazione del gruppo consiliare Cambiamo Borgotaro ribadendo che l’amministrazione si è mossa subito dopo, mobilitando Ausl e Arpae, le segnalazioni di odori molesti provenienti dalla fabbrica di ceramiche. Allegate anche le risposte di Ausl Borgotaro e Arpae. L’intervento portò a un sostanziale miglioramento della situazione dopo pochi mesi (febbraio/marzo 2017, specifica il sindaco Rossi). Arape continua tuttavia a monitorare l’aria fino ad oggi, a un anno di distanza dallo scoppio del caso che ha portato in paese anche gli inviati del programma Le Iene. E poco dopo, la visita del Noe ha fatto aprire un fascicolo in Procura.

Dai referti Ausl, nonostante centinaia di segnalazioni di cittadini fossero arrivate a medici e operatori sanitari, non risultano effetti tossici acuti di rilevanza sanitaria. I sintomi per lo più accertati erano eritemi cutanei, bruciori a occhi e gola, difficoltà a respirare, ansia. Nel dettaglio gli accessi al pronto soccorso di Borgotaro per questi sintomi e riferibili alle emissioni Laminam sono 344 prima dell’installazione dei carboni attivi, 157 dopo, 3 durante il periodo di sospensione dell’attività. Altre 39 segnalazioni arrivarono prima dell’installazione dei filtri, 3 dopo. Numerose sarebbero inoltre le segnalazioni arrivate nelle ultime settimane quando un cambio di vernice potrebbe aver causato nuove emissioni

Per porre rimedio a quello che ormai i borgotaresi ritenevano intollerabile, per la salute dei cittadini, Laminam infatti aveva acconsentito a installare un sistema di filtri a carboni attivi che avrebbe abbattuto le emissioni odorigene– secondo Ausl, Apae e amministrazione comunale.

Non dello stesso parere però i cittadini che si sono uniti al comitato volontario Aria del Borgo, per tutelarsi dalla fabbrica e chiedere interventi urgenti al sindaco Rossi. Una vicenda che non ha mancato di alzare i toni in più occasioni, far volare diffide e tracciare un solco netto tra il Comune e un gruppo numeroso di cittadini nell’ultimo anno. Un paese diviso da una guerra intestina che incrina amicizie e cordiali rapporti. In alcune missive arrivate al sindaco, alcuni borgotare si si definivano “abbandonati” e “derisi”.

Ora, nell’ultima risposta di Ausl, il responsabile Luca Grilli riferisce che non ci sono state intossicazioni dirette ma “reazioni  in soggetti particolarmente suscettibili che si realizzano attraverso riflessi del sistema nervoso e la somatizzazione […] Esiste poi la “memoria olfattiva” in grado di rievocare sensazioni e sintomi provati in passato […] e questo può spiegare la persistenza dei sintomi in alcuni soggetti“.

Arpae invece, dopo aver confermato i dati analizzati, respinge ogni accusa di “conflitto di interesse” in qualità di controllore nei confronti di Laminam.

Il comitato di cittadini Aria del Borgo invita i cittadini a mantenere la calma e continuare a segnalare eventuali disagi e odori. 

 

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