Una nuova legge urbanistica per l’Emilia Romagna

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È entrata in vigore a Capodanno la nuova legge urbanistica per l’Emilia Romagna, approvata dalla Assemblea Legislativa alla fine di dicembre e destinata, almeno nelle intenzioni, a cambiare il modo con cui si guarda (e si interviene) alle costruzioni sul territorio.

La nuova legge urbanistica. La legge si chiama per la precisione “Disposizioni regionali sulla tutela e l’uso del territorio” ed è stata fortemente voluta dalla Giunta Regionale, che ha portato avanti anche un lungo confronto con gli enti locali, le categorie economiche, gli ordini professionali e i sindacati per redarre un testo che fosse effettivamente utile e valido. 

Gli obiettivi della norma. I capisaldi della norma sono decisamente di rilievo, e vanno dalla attenzione alla legalità (tema quanto mai centrale e generale) al rispetto per l’ambiente, che si declina attraverso la tutela del territorio e la ricerca di una crescita intelligente per la regione. In particolare, tra gli obiettivi della legge ci sono anche la rigenerazione urbana e la riqualificazione degli edifici, per cui la Regione ha previsto 30 milioni di euro di contributi, mentre dal punto di vista delle strategie ci sono altre mission prioritarie. 

Meno cemento. Ad esempio, la Regione ha inteso ridurre le precedenti previsioni urbanistiche, proponendo l’introduzione del principio del consumo di suolo a saldo zero: secondo le stime, con la nuova legge si limitano gli interventi a 70 chilometri quadrati, mentre gli strumenti urbanistici precedenti prevedevano un’area di 250 chilometri; allo stesso tempo, si riduce anche la percentuale di territorio urbanizzato per ogni Comune, che passa dall’11 al 3 per cento.

Nuovi interventi. Accanto al freno all’espansione urbanistica c’è comunque anche una forte attenzione allo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale, al sostegno alle imprese in caso di investimenti strategici che puntino alla crescita economica e all’aumento dell’occupazione, nonché alla tutela del territorio agricolo, così da dare nuova linfa anche al settore delle costruzioni, particolarmente sofferente negli ultimi anni.

Il supporto del digitale. Per supportare i nuovi interventi, poi, si punterà anche sull’innovazione e sulle nuove tecnologie, grazie alle trasformazioni di processi e prodotti che si sono succedute in questi anni; un esempio arriva proprio dal territorio, dove si sta affermando il brand Giffi Noleggi, presente con due sedi fisiche a Bologna e Rimini ma soprattutto attivo con un portale Web accessibile a tutte le imprese emiliane (e non solo) che intendono servirsi di noleggio piattaforme aeree a Rimini o nel resto della regione.

Le parole del Presidente Bonaccini. Il commento alla nuova legge arriva direttamente dal Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha definito una “svolta storica” l’approvazione del testo e la volontà di “la tendenza e di frenare il consumo di suolo, scegliendo un modello di sviluppo sostenibile”. In questo mondo, l’Emilia Romagna può contare su “una legge in grado di accompagnare e governare il passaggio culturale verso un modo innovativo di concepire l’ambiente urbano e il territorio, salvaguardando i cittadini e l’ambiente, il tessuto produttivo, l’agricoltura, cioè la competitività e l’attrattività della regione”. Un fattore decisivo, anche perché secondo Bonaccini “il territorio, i luoghi in cui viviamo e che abitiamo sono una risorsa fondamentale per le nostre comunità”, e pertanto bisogna “portare avanti un’idea di uso intelligente del suolo; il tetto che abbiamo previsto del 3 per cento quale percentuale di territorio urbanizzato nei Comuni ci rende la Regione più avanzata nella sfida contro la cementificazione e l’espansione urbanistica“.

 

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