Indagini alluvione 2014, Pizzarotti non lanciò l’allarme? “Chiedo più rispetto per le istituzioni”

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Un giorno dopo la comunicazione di chiusura indagini il sindaco Federico Pizzarotti chiede più rispetto per le istituzioni in merito alla diffusioni delle carte che potrebbero portare a processo il sindaco e altre 5 persone sull’alluvione del 2014: l’accusa è di disastro colposo.

Secondo il Pm il sindaco non avrebbe mai lanciato l’allarme.

“Ho ricevuto la documentazione della chiusura indagini alle ore 14.00 di ieri. – scrive Pizzarotti si Facebook – Ho informato subito i miei concittadini, ma con i mille impegni istituzionali non ho ancora avuto modo di leggere in modo approfondito le carte della procura, che riguardano il sistema regionale di protezione civile e me in quanto sindaco. Oggi trovo già tutto sui quotidiani, documenti non ancora pubblici che non ho nemmeno avuto il tempo di sfogliare come vorrei.

Successe anche per l’indagine sul Regio, poi archiviata: oggi le notizie si ricevono prima dai quotidiani che dagli organi preposti. Penso che il rispetto istituzionale sia un’altra cosa, e non ci si nasconda dietro un dito rispetto a chi fa uscire le informazioni. In fondo stiamo parlando di persone e non di cose, e non è facile vedersi accusati e non potersi difendere subito con onestà e chiarezza. Ma sono fiducioso e rispetto le istituzioni, perciò attenderò il tempo necessario per raccontare i fatti, concreti, di quei giorni. Tempo al tempo. E pazienterò anche per capire come mai si parla solo del Comune di Parma quando l’alluvione toccò diversi altri Comuni della provincia.

Però voglio ripetermi, perché è doveroso e pure necessario: abbiamo fatto tutto quello che si poteva e doveva fare, lo racconteremo con estrema chiarezza sia per il bene dell’istituzione che rappresento sia per il bene di Parma”.

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