Faggiano chiude il mercato. “Matri? No. E Calaiò non si muove”

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A margine della presentazione dei tre nuovi acquisti del Parma Marcello Gazzola, Amato Ciciretti e Antonio Vacca, il Direttore Sportivo crociato Daniele Faggiano ha fatto il punto sul mercato e su diverse situazioni.

IL MERCATO – “Ora il mercato sarà più in uscita che in entrata. Noi pensiamo alla Cremonese, e poi penseremo al Novara. Sul mercato abbiamo lavorato per cercare di aiutare il Parma a migliorare. Fare meglio di quello che abbiamo fatto nel girone d’andata, del quale sono contentissimo, non è facile. Ho letto che il Parma compra tutti, anche se ci sono nomi di giocatori con i quali non ho nemmeno parlato. Il punto è che il Parma fa gola: fa piacere, ma destabilizza un po’. Tutti pensano che possiamo spendere e spandere, ma qui non vogliamo fare il passo più lungo della gamba, e stiamo attenti a tutto. Ci tengo a precisare che ora ci fermiamo, il mercato del Parma è chiuso. Poi vedremo: abbiamo un budget da rispettare, vogliamo andare avanti con quel budget e non vogliamo andare oltre. C’è stato un investimento importante per Da Cruz, un giocatore che ha 10-15 anni di carriera davanti. Ricordiamoci anche di lui, oltre ai tre ragazzi che stiamo presentando oggi. Sono orgoglioso di chi c’era prima, e di chi viene dopo. Cerchiamo di inculcare a loro la giusta mentalità. Vengono da realtà che hanno fatto tanto nel calcio, ma Parma è Parma. Entrare a Collecchio gli dà una spinta maggiore, e dovranno dimostrare di essere giocatori da Parma. Il centrocampo? Se non esce nessuno, non entra nessuno. Me li tengo stretti tutti. Può esserci una valutazione legata al piede preferito di alcuni giocatori”.

GLI OBIETTIVISiamo dei neopromossi, non dimentichiamocelo mai. Io vedo tante società che gettano acqua sul fuoco. Poi vedono il nostro ambiente molto carico, ma dobbiamo stare molto tranquilli, e non farci prendere troppo dall’entusiasmo. Questa cosa mi preoccupa, sono sincero. Sono il primo che vuole andare avanti, ma non è facile. Qui c’è un progetto importante, c’è un centro sportivo importante, una proprietà parmigiana, l’innesto dei cinesi, PPC… Tutti vogliono il bene del Parma, e sono tutti tifosi del Parma, soprattutto. E questo mi dà una carica in più e una responsabilità in più. L’obiettivo? È quello di fare bene, consolidarci e costruire. Non ammazzarci, altrimenti torniamo alla situazione di prima. Leggendo i giornali sembriamo il Real Madrid, ma poi gli altri fanno i fatti. Io non guardo a casa d’altri, ma siccome tutti guardano a casa nostra… Siamo neopromossi, davanti ci sono squadre retrocesse dalla Serie A. Ora leggo che siamo vicini a un giocatore che nemmeno conosco. A volte ci sfruttano perché Parma è Parma. Ora però il mercato è finito”.

CICIRETTICiciretti è un sacrificio della società, una mia pazzia, se volete. Prendere un giocatore per sei mesi non è mai semplice. Lui è a scadenza, con il Benevento non rinnovava e allora mi sono inserito. Ho pensato: mi chiamo Parma, e ci provo. Ho un buon gruzzoletto di punti, e cerco di accaparrarmi un giocatore per il quale questa mattina c’è stato un inserimento di squadre di Serie A che lo volevano per sei mesi. Quello che farà dopo non mi interessa. Ho sentito un giocatore motivato, tutte le volte che ci ho parlato. Ho visto la voglia del ragazzo. Lui viene da un po’ di inattività, perché si era fatto male il 30 dicembre, e deve recuperare. Non dobbiamo però andare di fretta perché il campionato è lungo. Lui però ha voglia: sappiamo che non è in formissima, com’è successo con Dezi o Siligardi quest’estate. Lui avrà bisogno di un po’ di tempo, mentre tutti gli altri sono arruolabili, a parte Da Cruz che è squalificato”.

VACCAVacca è un mio pallino, è un giocatore che mi è sempre piaciuto, ha qualità e dinamismo importanti. Quello che ci tengo a dire è che mi fido tanto dell’istinto, e delle sensazioni. A volte sbaglio, anche. Ma posso dire che dietro ai tatuaggi ci sono bravi ragazzi. Non vi nascondo che quando l’ho preso c’erano altre squadre che lo volevano, e il Foggia con noi si è comportato benissimo. Noi altrettanto con l’affare Scaglia, anche se erano due operazioni separate”.

GAZZOLAGazzola è un giocatore che può far crescere il livello della squadra anche dal punto di vista mentale. Lo ricordo perché uno dei miei collaboratori era un dirigente della Sambenedettese quando Ballardini portò lui, Cigarini e altri in quella squadra. Lui è di Parma, ci tiene moltissimo”.

LE VOCI SU MATRILa trattativa con Matri non c’è stata, anche perché il Sassuolo non se ne priva. Quest’estate era un “ni”, mentre ora mi hanno detto subito di no”.

LE CESSIONITutti i giocatori che hanno lasciato Parma sono come dei figli, e mi dispiace. Ancora oggi ho ancora difficoltà a scrivergli. Fa parte del mondo del calcio, è brutto quando devi fare operazioni di questo tipo. Sono andati via da un ambiente nel quale hanno fatto bene, e che li ha fatti stare bene. Corapi era a scadenza, gli altri sono in prestito e se le rispettive società non saliranno di categoria torneranno a Parma. Però un abbraccio e un saluto a loro, come a chi è andato via prima mi sento sempre di darlo, anche perché se sono qui è grazie anche a loro”.

CALAIO’ – “Calaiò ha delle richieste, da squadre che sono davanti a noi in classifica, ma Emanuele è un giocatore del Parma. Le valutazioni si fanno in base a tante situazioni. Ma il mercato in entrata è chiuso, posso rimanere vigile ad alcune situazioni, ma devo stare attento al budget. Qualcuno dovrà uscire, sia a centrocampo che in attacco e in difesa. Dobbiamo essere due per ruolo, e in attacco nel caso avere un settimo. Calaiò è un giocatore del Parma. Punto. E noi ce lo teniamo stretto”.

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