Rette asilo, si discute in commissione. Seletti: “400 mila euro i soldi restanti dal finanziamento Miur, si hanno due scelte…”

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Nel pomeriggio del 15 gennaio, in commissione scuola presso il Comune di Parma, si è fatto il punto sulla situazione delle rette scolastiche per nido e infanzia.

La conferma che le rette sarebbero state in linea con quelle dell’anno precedente aveva fatto alzare un po’ di polemica tra i consiglieri comunali di opposizione– Roberti del gruppo misto, il gruppo PD, Parma Protagonista, Parma Unita – che chiedevano come mai il Comune di Parma non avesse usato i 2 milioni di euro di finanziamento dal ministero dell’istruzione per abbassare le rette scolastiche.

A rispondere in commissione l’assessore Ines Seletti che ha specificato come i finanziamenti destinati al Comune di Parma siano di poco superiori a 1,1 milione di euro. I 2 milioni si riferivano infatti all’intera provincia. Di questi quasi 800 mila euro andranno a sopperire l’aumento di costi rispetto all’anno precedente (tra personale, costi di servizi, convenzioni con le strutture e altro). “Questo finanziamento è arrivato come una manna dal cielo – confessa Seletti – ci ha permesso per quest’anno di non alzare le rette”. Per quanto riguarda la manovra che vorrebbe compiere il sindaco Merola di Bologna, “verificheremo anche noi se è una strada percorribile”.

“A livello di tariffe – continua l’assessore – siamo forti, abbiamo cioè rette molto basse, per le prime tre fasce Isee. Parma è migliore in queste fasce in tutta l’Emilia. Caliamo nelle ultime tre fasce che sono tuttavia i nuclei famigliari con un medio alto reddito annuale. Da aggiungere inoltre che il Comune di Parma offre uno “sconto fratelli” e un 5% dei bambini hanno l’accesso gratuito grazie ai fondi per famiglie disagiate. Quest’anno abbiamo anche aggiunto 20 posti in più convenzionati , 15 per il nido e 5 per infanzia”.

Quello che resta da discutere quindi all’amministrazione, è cosa fare dei 400 mila euro restanti dal finanziamento del Miur. “Si può decidere ora tra due opzioni- spiega Seletti – se incentivare ancora di più lo “sconto fratelli”, oppure, a mio avviso una scelta molto interessante, decidere di creare un fondo per quelle famiglie che hanno subito un licenziamento collettivo“.

La consigliera Iacopozzi ha proposto il rafforzamento degli sconti per le famiglie numerose, per incentivare così anche i genitori a fare più figli. Proposta dal fronte Pd anche di abbassare le rette delle ultime due fasce, superiori quindi ai 45 mila euro di reddito, per evitare di disincentivare il servizio alle famiglie benestanti. Dall’altra parte Effetto Parma replica che obiettivo dell’amministrazione è incentivare il servizio asilo per le famiglie che ne hanno più bisogno. La consigliera Roberti ha invece sottolineato l’importanza di contenere i prezzi delle mense, a Parma in gestione a Camst, che consiste nella spesa maggiore per le famiglie. Secondo la consigliera inoltre Camst avrebbe il vantaggio di avere il quasi monopolio dell’offerta mensa a Parma e ciò potrebbe portare ad alzare ingiustamente i prezzi. Entrambe le consigliere hanno inoltre espresso preoccupazione per quelle famiglie di fascia di reddito media che si trovano ad affrontare spese contenute per la retta scolastica ma che allo stesso tempo hanno altri costi che possono scoraggiare l’usufruire dell’asilo andando a “far cadere poi tutto il sistema per le famiglie bisognose che non possono pagare la retta”. L’assessore Seletti ha rassicurato che l’operato Camst è ottimo e i prezzi sono in linea con il servizio offerto: “Ho verificato più volte di persona, c’è qualità ed è alto il livello di igiene. Spesso vado a fare ispezioni a sorpresa accompagnata dai tecnici e non ho mai riscontrato criticità gravi”. Su proposta del consigliere Eramo si effettueranno degli studi per capire quali sono le cause che scoraggiano le famiglie parmigiane a iscrivere i loro figli al nido.

La posizione del gruppo di Effetto Parma è che sia meglio garantire l’equità sociale piuttosto che procedere a una generale diminuzione delle rette.

“Equità nell’accesso e qualità del servizio, le chiavi che questa amministrazione ha scelto in tema di asili.- scrive il gruppo Effetto Parma- Concetti ribaditi oggi nella Commissione consiliare. sulla Scuola riunita per discutere del contributo.

Noi di  Effetto Parma sulle rette intendiamo mantenere la progressività. Oggi, come si può leggere chiaramente dalla tabella, a Parma sono più basse rispetto alla media regionale e le più basse tra tutte per le fasce ISEE a minor reddito e intermedie, quelle più numerose.

Un’ultima precisazione: lo stanziamento non è strutturale ed eventuali riduzioni delle rette vorrebbero dire applicare oggi uno sconto che domani non sarebbe più garantito. Un intervento spot, buono per la campagna elettorale”.

 

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