Propaganda No Vax su cartelli del Comune di Parma- Pezzuto (PU) interroga la Giunta Pizzarotti

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Dopo l’approvazione della legge regionale del novembre 2016 che dispone il vaccino obbligatorio per i bambini frequentanti l’asilo, si è sollevata la protesta NO VAX di diversi gruppi di genitori in tutta Italia.

Ora anche a Parma la protesta si fa infrangendo le regole? Il consigliere di Parma Unita, Fabrizio Pezzuto, interroga la Giunta comunale.

Da alcuni giorni, sulle plance comunali, campeggiano cartelloni a firma “Genitori del no- Emilia Romagna” in cui compaiono messaggi contro la vaccinazione e, in cui, in sostanza, in modo indiretto, si invita a porre in essere comportamenti contrari alla Legge consistenti, appunto, nel rifiuto di vaccinare i bambini”.

I cartelli sono stati segnalati in vari punti della città come viale Fratti, piazzale Pablo, via Emilia.

“L’Amministrazione Comunale – continua Pezzuto – è a conoscenza del posizionamento di tale cartellonistica? Non ritiene di dover prendere una posizione ferma di rifiuto di tale messaggio contrario alla Legge e fortemente pericoloso per quanto sostenuto dall’intera comunità medico-scientifica?

Mi chiedo anche se l’Amministrazione non ritenga di dover far rimuovere tali cartelloni dalle plance o di vietarne in futuro l’esposizione. Se non ritenga sbagliato concedere spazi comunali (anche a pagamento) per la diffusione di messaggi contrari alla Legge ed invitanti a porre in essere pratiche riconosciute unanimemente pericolose per la salute dei cittadini? Se risulti all’Amministrazione Comunale che sia sta concessa l’utilizzo di sale comunali pubbliche ad associazioni che propagandano la disobbedienza al dettato della Legge e l’invito alla non vaccinazione dei bambini.

Quali iniziative il Comune di Parma ha preso ed intende prendere per sollecitare il rispetto della Legge? 

Infine, l’Amministrazione Comunale e gli uffici preposti, hanno già predisposto tutti gli strumenti per poter verificare il rispetto della Legge e gestire l’accesso alle scuole materne e agli asili nido (0-6) dalla scadenza del 10 Marzo 2018?”

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