Incontro gremito su chiusura scuole Luigine, Seletti: “Trovato un interessato ad acquisire gestione” (foto-video)

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In commissione comunale scuola si è parlato anche della volontà da parte delle suore di chiudere le storiche scuole Luigine. Si tratta della scuola Santa Rosa e del liceo Porta, istituti paritari gestiti dall’ordine delle suore domenicane.

All’incontro che si è svolto in Comune nel tardo pomeriggio del 15 gennaio, oltre ai responsabili comunali, l’assessore Ines Seletti e i consiglieri, il preside dell’istituto Giovanni Ronchini, erano presenti moltissimi genitori venuti ad ascoltare ma soprattutto cercare conforto per le loro tante preoccupazioni da parte dell’ente pubblico.

Sala gremita per ascoltare l’assessore Seletti che ha confermato come ci sono già realtà cittadine che sono state contattate per l’eventuale acquisto della scuola. Proprio nel pomeriggio infatti si è tenuto il primo faccia a faccia tra l’interessato alla gestione futura e la direzione delle scuole luigine. Da prime voci si tratterebbe di una cooperativa importante sul territorio che già si occupa del settore sociale e welfare, la Proges. Incontro fruttuoso che ha portato a fissare già per la settimana prossima successivi incontri anche alla presenza di un commercialista per analizzare i bilanci.

A spingere le suore a voler vendere infatti non sarebbe un problema economico. L’attività è “sana”, stando alle dichiarazioni che queste hanno rilasciato all’assessore Seletti, ma “a gestire le strutture sono rimaste solo in tre e sono ormai anziane. Per statuto inoltre a gestire le scuole devono essere referenti dell’ordine delle suore domenicane quindi per loro non c’è la possibilità di far gestire a qualcun altro il lavoro amministrativo”.

“Il Comune si è fortemente attivato per spingere verso a un affitto di ramo d’azienda – ha continuato Seletti – che permetterebbe non solo la continuità per gli studenti ma anche per gli insegnati che non dovrebbero essere licenziati come avviene in caso di cessione”.

La notizia ha scosso non solo i genitori ma anche il palazzo comunale. “Non ce lo aspettavamo – ha confessato Seletti davanti ai genitori – Capisco la vostra angoscia ma posso assicurare che il Comune si è attivato già il giorno dopo aver appreso la cosa. Io continuerò a seguire comunque la trattativa e c’è con il preside scolastico e la dirigenza un contatto quotidiano. Le scuole Luigine nascono nel 1755 per aiutare le ragazze in difficoltà. Non abbiamo nessuna intenzione di perdere questa importante realtà storica”. Nel 2002 l’Istituto Religioso delle Maestre Luigine si fondò poi con la Congregazione delle Suore Domenicane della Beata Imelda Lambertini che dal 2009 decise di unire la scuola dell’Infanzia “Rosa Orzi” ( situata in borgo Valorio 6) è stata annessa alla Scuola dell’Infanzia “S. Rosa” coinvolgendo ragazzi dai 3 ai 19 anni.

Alle numerose domande che i genitori e parenti degli studenti hanno portato, l’assessore Seletti ha risposto auspicando di poter organizzare un incontro successivo apposito e confidando che i genitori decidano di “non abbandonare la scuola, non esodare in massa, ma invece continuare a voler tenere i propri figli nella scuola che hanno scelto e assicurare al nuovo gestore la tranquillità di una continuità economica”.

Durante l’incontro, un padre ha criticato in particolare il comportamento da parte della direzione scolastica: “Non c’è stato nessun dialogo, nessun avviso o coinvolgimento dei genitori. La scuola rientra negli istituti pubblici quindi se chiudessero violerebbero un diritto amministrativo grave”. Sollevando poi l’ipotesi di una eventuale causa, il Comune davanti al giudice si porrebbe come parte civile offesa?

Il preside Ronchini ha spiegato invece come, nella scongiurata idea che le trattative di acquisto non vadano in porto, gli istituti che potrebbero accogliere i liceali prossimi alla maturità sarebbe solo l’istituto paritario di Sant’Ilario che tuttavia disporrebbe di una sola classe e di indirizzo scientifico invece che umanistico come quello seguito dai neodiciottenni del Porta di Parma. Dietro impegno del preside verranno raccolte tutte le domande dei genitori che troveranno poi risposta nell’incontro successivo anche con l’amministrazione comunale.

Tra i genitori contro la chiusura anche l’imprenditore di origine siriana Radwan Khawatmi, di fede islamica, che difende a spada tratta la scuola cristiana delle suore, nella quale ha iscritto il suo ultimo figlio.

«Sono orgoglioso, il cristianesimo è anche un patrimonio della cultura italiana. Ho famiglia a Parma, faccio l’imprenditore in Italia da quasi 50 anni, mi sento un siriano italianissimo. Ho raccolto fondi per salvare la Dante Alighieri come per ricostruire la moschea di Aleppo. Quando ho iscritto il mio François a questa scuola di suore, ho firmato un patto per l’insegnamento religioso. A me importa che lui cresca con certi valori: cristiani o musulmani, non conta. M’importa che quel patto sia rispettato. E che quest’antica scuola non finisca qui», ha dichiarato Radwan Khawatmi al Corriere della Sera.

 

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