Welfare Parma 2020, Cisl e Uil: “Innovazione e rete per il nuovo welfare della comunità”

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Ieri la sigla del patto per “Welfare Parma 2020” tra l’assessore del Comune di Parma Laura Rossi e Fondazione Cariparma.

A differenza di Cgil che aveva criticato la scelta del Comune di legarsi a un istituto di credito per la realizzazione di un miglior welfare, Cisl e Uil si dichiarano positivi:

“Dopo due anni di intenso lavoro si arriva finalmente alla sottoscrizione dell’innovativo protocollo di co-progettazione sulla costruzione del Welfare di Comunità Parma 2020.

Progettualità sostenuta da Fondazione Cariparma in termini di finanziamenti, ma portata avanti da tutti i principali attori pubblici e del terzo settore della città, componenti della cabina di regia dove si realizza il coordinamento pubblico perfettamente in linea con il recente Piano Sociale e Sanitario Regionale 2017-2019: Comune di Parma, Azienda Ospedaliera, Azienda Usl, Forum Solidarietà, Consorzio di solidarietà sociale, sindacati CISL e UIL.

Per le CISL e UIL si esce dal welfare di comunità fai-da-te, grazie ai laboratori di Esprit Fondazione Cariparma , che hanno permesso di creare quelle connessioni e quella rete tra Enti pubblici-terzo settore e sindacati, realtà formali e informali, sociale e sanitario, che tutti i giorni intercettano e si occupano delle persone più fragili e vulnerabili non in carico al welfare dei servizi istituzionali. Un protocollo che permette di fare un salto di qualità e stringere un’alleanza forte in termini di risorse e capitale sociale per il prossimo triennio su un livello di welfare di prossimità e delle responsabilità condivise, diverso dalla programmazione dei servizi e degli interventi Distrettuali della Conferenza Sociale e Sanitaria Territoriale.

Per CISL e UIL la co-progettazione, come partners del progetto, per dare risposte e opportunità a persone vulnerabili che si trovano ad affrontare situazioni di difficoltà, diventa la terza direttrice fondamentale per fare sindacato (come già del resto avviene da anni nelle nostre sedi, anche in stretta collaborazione con il volontariato), oltre alla contrattazione aziendale e alla contrattazione sugli obiettivi e le risorse del welfare pubblico-istituzionale con Comune e Azienda Sanitarie.

Quindi nessun contrasto con il recente protocollo di relazioni sindacali con la Conferenza Sociale e Sanitaria “provinciale”, nessun “welfare finanziario”, ma purtroppo, solo distorte letture dei diversi livelli di welfare da chi pensa di essere al centro dell’universo non accorgendosi di autoescludersi, perdendo un’importante occasione per partecipare ad un processo virtuoso collettivo di welfare di comunità per la città di Parma”.

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